“Tutta l’Umbria ha seguito con apprensione, vicinanza e speranza le difficilissime operazioni dei soccorritori all’hotel Rigopiano. Tutti noi ci siamo abbracciati idealmente alla mamma ed ai fratelli di Alessandro Riccetti. La notizia del ritrovamento del suo corpo ci addolora profondamente”.
A dare la notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Alessandro Riccetti, l'unico umbro rimasto coinvolto nella tragica valanga all'hotel Rigopiano di Farindola, è la presidente della Regione, Marini.
“In questo momento di immenso dolore – sottolinea - voglio esprimere la vicinanza, la solidarietà e l’affetto alla sua famiglia, non solo da parte dell’istituzione regionale, ma di tutta la comunità umbra”.
“Esprimo, dunque, il più profondo cordoglio della Regione Umbria, delle sue istituzioni – conclude la presidente Marini - alla famiglia Riccetti ed alla comunità di Terni, di cui Alessandro era parte”.
Continua intanto incessante il lavoro dei 14 Tecnici Volontari del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria che stanno operando in queste ore fra le macerie e la neve dell'Hotel Rigopiano di Farindola, in Abruzzo, in seguito all'arrivo di altri 3 tecnici volontari che è avvenuto questa mattina.
In 2 sono partiti subito dopo l'allarme ed hanno raggiunto Teramo, dove le imponenti precipitazioni nevose hanno reso irraggiungibili numerosi centri abitati, trasferendosi poi nella serata di venerdì a Penne, dove è situato il centro di coordinamento dei soccorsi e da dove partono tutti gli uomini che da quasi 5 giorni stanno operando con estrema difficoltà per tentare di trovare ancora qualcuno in vita dei 14 dispersi, fra lavoratori ed ospiti della struttura.
Mauro Guiducci, presidente regionale del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria e membro del Consiglio Nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, è stato uno dei primi ad intervenire, coadiuvando a Penne il Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo Giulio Giampietro i lavori dai tantissimi uomini impegnati sul campo, insieme a Matteo Moriconi, Vicepresidente dal SASU; gli altri 15 tecnici volontari umbri sono arrivati a scaglioni e sono impegnati al lavoro proprio sulle macerie del resort abruzzese armati di pale, sonde ed ARTVA, l'appaerecchio per la ricerca dei travolti da valanga.
Un lavoro durissimo dove contano solamente le braccia e la forza di determinazione: turni di 12 ore dove si deve solamente spalare, spalare, spalare, con la speranza di sentire una voce da sotto le macerie. Tutti gli uomini del SASU, nelle ore di pausa, sostano nel palasport, che accoglie più di un centinaio di tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, confluiti a Penne da quasi tutte le regioni italiane.
Nei prossimi giorni, con tutta probabilità, proseguiranno gli arrivi dei Tecnici Volontari dall'Umbria per dare un cambio alle squadre che stanno operando a Rigopiano dai primissimi istanti dopo la tragedia.
Un fatto drammatico che ha toccato molto da vicino i volontari del SASU è stata la caduta dell'elicottero del 118 abruzzese avvenuta in mattinata nei pressi di Campo Felice; fra le 6 vittime anche 3 Tecnici Volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico; “Siamo molto scossi da questa notizia – dice il presidente del SASU Mauro Guiducci – possiamo solamente mandare un forte abbraccio ai familiari delle persone coinvolte in questa tragedia ed ai colleghi del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzese e Pugliese (uno dei coinvolti era appunto pugliese)”.
Perugia
25/01/2017 10:12
Redazione