C’è ancora preoccupazione tra i dipendenti di Perugina, dopo l’incontro al ministero dello Sviluppo economico del 27 settembre scorso in cui le posizioni di Nestlè (che prevede 364 esuberi) e i sindacati sono rimaste distanti. Nelle assemblee in fabbrica di ieri, le Rsu hanno raccolto anche “apprezzamento per il richiamo fatto dal viceministro Bellanova affinché si apra un confronto ripartendo dal piano industriale dell’aprile 2016” per Perugina (che prevede investimenti per 60 milioni in tre anni). Dopo le assemblee, la Rsu ha quindi deciso di mantenere lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari e delle flessibilità. In una nota, la rappresentanza sindacale unitaria chiede che la vertenza Perugina si allarghi “a tutto il territorio” e ribadisce “la centralità della fabbrica di San Sisto per il sistema locale”. Inoltre chiede “che si organizzi una grande manifestazione che, partendo dalla Perugina, abbracci tutte le realtà produttive, rimettendo al centro il tema del lavoro e dell'occupazione”. Infine avanza la richiesta di un nuovo incontro al presidente della Cei e arcivescovo di Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti, “che più volte ha mostrato sensibilità su queste tematiche”.