Hanno abbandonato la nave pure gli ultimi reduci di quella che era stata la squadra costruita dal Foligno in estate. Nedelkovski, Felleca, Ioculano e Bagnetti hanno ottenuto la lista di svincolo come promesso dalla stessa società biancazzurro al momento della diaspora di ormai due settimane fa, chiedendo il loro impegno e le loro prestazioni fino all'11 dicembre, data in cui è andata in scena la traferta di Monterosi, che assume sempre più con il passare dei giorni l'ultima gara di una squadra blasonata come quella biancazzurra. Nel giro della prima squadra resta solo l'intera juniores allenata da Angelini, al quale non è ancora stato comunicato nulla e anzi, il rischio concreto è quello che la stessa società, o quello che ne resta, conceda le liste di svincolo anche a quei calciatori che in queste tre gare hanno onorato la maglia biancazzurra scendendo in campo al posto dei grandi, partiti verso altri lidi dopo aver visto tradite le attese. Nessun epilogo da film, un po' come ricordava la pellicola “Le Riserve”, diretta da Howard Deutch nel 2000, che raccontava della storia di una squadra di football americano costretta ad andare in campo con un manipolo di giocatori dilettanti guidati dall'ex stella Falco nella massima serie statunitense dopo lo sciopero indetto dai professionisti che componevano la rosa. In quel film le cosidette “riserve” alla fine riuscirono addirittura vincere uno storico titolo trascinate da quaterback Falco. Insomma nessun colpo hollywoddiano per quanto riguarda il Foligno Calcio, troppo grande il gap tra la juniores di fatto schierata da Angelini contro le avversarie costruite con criterio per un campionato Interregionale. Ma cosa succederà ora? Nella città della Quintana da qualche giorno si vocifera dell'interessamento da parte di una cordata di imprenditori a rilevare la società nonostante la situazione debitoria che sussiste. In realtà l stesso Ius avrebbe fatto un fugace riferimento a due gruppi, uno di Ascoli Piceno con gente che ha già operato nel calcio, ed un altro proveniente da Roma, entrambi tuttavia con un progetto, con lo stesso presidente uscente che ben volentieri è disposto ad ascoltare le proposte di cessione. Ma serve un passaggio lampo, un po' quello che portò alla nesfata gestione di Nuccilli. Certo il precedente non lascia affatto ben sperare, ma se si vuole almeno portare fino in fondo la stagione, non si può indugiare: sabato chiude anche il meracto, e l'eventuale acquirente non solo dovrà far fronte alle spese arretrate, ma dovrà anche ricostruire in pratica da zero una squadra chiamata domenica a giocare il derby di Sansepolcro. Qualora alla fine, le cordate chiamate in causa da Ius si rivelassero solo tanto fumo e niente arrosto, la squadra biancazzurra potrà non presentarsi fino alle prossime quattro partite, Sansepolcro compreso, prima che si proceda alla radiazione da parte della Figc. Ad oggi sembra questa purtoppo l'unica via possibile. A quel punto le soluzioni da adottare sarebbero sostanzialmente tre: in primis la compera di un titolo sportivo di un'altra società, possibilmente la più in alto messa in categoria, la seconda quella di attivare una clausola che permetterebbe alla nuova società di chiedere l'ammissione ai campionati di Eccellenza e Promozione, l'ultima quella di vedere il Foligno ripartire addirittura dalla Seconda Categoria, la più bassa dopo la scomparsa da quest'anno della Terza. Una fine decisamente indecorosa. Ora non resta che vedere quali saranno le mosse di Ius: l'imprenditore romano, arci stufo della situazione creata e del rapporto mai nato cn la piazza, non vede l'ora di passare il testimone ma seervono acquirenti veri e non di fumo negli occhi, respirato a bizzeffe in questi ultimi due anni dai tifosi biancazzurri. Chiudiamo con l'unica nota positiva, il premio di "Miglior Falchetto" alla Juniores di Angelini, l'ambito premio organizzato da Ussi Umbria e "Associazione Centro del Mondo", tanti i tifosi intervenuti al "Supersonic" per applaudire i giovani calciatori.
Foligno/Spoleto
13/12/2016 11:38
Redazione