Sigilli a un capannone della zona industriale nord di Gualdo Tadino, in uso alla società Ecolife con sede anch'essa nel Comune gualdese. Li ha messi il Noe, il nucleo operativo ecologico dei Carabinieri , li ha confermati il Gip Carla Giangamboni ( nella foto ) ritenendo che i rifiuti stoccati presso tale edificio, 300 tonnellate di plastica, vecchie tv e computer, non fossero a norma. In particolare è stato contestato ad Ecolife il mancato possesso delle autorizzazioni necessarie per il trattamento di rifiuti speciali , situazione questa ritenuta pericolosa dal giudice che ha convalidato il sequestro temendo uno smaltimento illecito dei rifiuti stessi. Indagata la legale rappresentante di Ecolife, azienda con sede nella zona industriale sud di Gualdo Tadino, ma operante nel capannone della zona industriale nord , dove detiene i rifiuti speciali da destinare poi alla commercializzazione . I carabinieri hanno trovato i rifiuti stoccati in 150 big bags che contenevano circa 220 tonnellate di plastica, gomma, monitor di computer e poliuretano . Fuori norma anche 13 cassoni scarrabili con tv, altro materiale elettrico ed imballaggi .E' stato inoltre rilevato che per alcuni scarti erano assenti le attestazioni per il loro riutilizzo .