Da venerdì 6 gennaio ci sono famiglie in tutta la provincia di Perugia che non hanno l'acqua corrente in casa. L'ondata di gelo ha spaccato i contatori o, in altri casi, congelato l'acqua nelle condutture che afferiscono ad essi. Al problema, non indifferente per chi si trova da giorni ad affrontare una vera e propria emergenza, si è aggiunta la difficoltà, se non l'impossibilità in alcuni casi , di contattare Umbra Acque per segnalare il problema. Il centralino è sempre occupato, il numero verde nemmeno risponde. Ci abbiamo provato anche noi.
Il problema per Gianluca Carini , presidente di Umbra Acque, sta nell'intasamento delle linee telefoniche dallo scorso 6 gennaio in poi, dovuto al numero d'interventi richiesti in tutto il perugino causa l'ondata di gelo. "Tra sabato e domenica scorsi – spiega Carini a Trg – abbiamo sostituito qualcosa come 200 contatori dell'acqua , senza contare altre tipologie d'interventi". Già, ma il problema lamentato dagli utenti non è solo la mancanza di acqua quanto anche l'impossibilità di comunicare con il soggetto gestore del servizio idrico. Un problema che non hanno avuto in questi giorni solo i cittadini, ma persino le istituzioni come testimonia il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti alle prese da stamani con cittadini sul piede di guerra a cui non ha potuto dare risposte. Persino il sito internet stamani era poco efficiente , impedendo l'accesso alle segnalazioni degli utenti. In realtà i problemi di comunicazione con Umbra Acque, se sono espolsi con il gelo, erano già stati segnalati in precedenza: ore interminabili al centralino per poi assistere alla linea che cade . Ma attenzione ammonisce Federconsumatori: avere un numero verde non efficiente espone il getsore a più di un rischio risarcimento danni . E c'è già chi si mette in fila.