La Conferenza Episcopale Italiana celebrera' quest'anno a Gubbio il 2 e 3 settembre la Giornata nazionale del Creato, dedicata alle tematiche ambientali e di rispetto della natura. Per l'occasione l'Associazione Ospitalita' Religiosa Italiana ha proposto un sondaggio tra le migliaia di strutture ricettive italiane, suddivise fra quelle gestite da laici e quelle gestite da religiosi per testare la loro sensibilita' ambientale. Il 93% di queste ultime cura direttamente una zona verde (+5% rispetto a due anni fa), mentre i laici si fermano all'82%; la raccolta differenziata si stabilizza intorno al 95% per entrambe le categorie.
Progrediscono le strutture religiose sugli avvisi ambientali nelle camere degli ospiti: salgono dal 38% al 45%, equiparandosi cosi' alle strutture laiche. Il 55% delle strutture laiche usano detersivi ecologici, un settore in cui quelle religiose fanno un vero salto di qualita', passando in 2 anni dal 43% al 64%. Lo stesso si puo' dire della presenza di sistemi di risparmio energetico, stabili nelle strutture laiche contro un progresso dall'86% al 97% di quelle religiose. Lieve flessione in tutti i settori, invece, se parliamo di alimenti biologici e a 'chilometro zero'. Nell'uso di posaterie raddoppia l'incidenza del compostabile ma raggiunge appena il 5% delle strutture religiose e il 2% di quelle laiche: 9 su 10 preferiscono ancora i materiali lavabili. Significativo il dato su come si autovalutano le strutture ricettive in campo ambientale. Solo il 2% ritiene di fare gia' a sufficienza. La gran parte (oltre il 50%) pensa di poter fare di piu', ma il 10% lo ritiene particolarmente costoso e un 30% si trova incerto tra una posizione attendista e una piu' marcatamente ambientalista.