Nella puntata andata in onda ieri sera di “Fuorigioco”, ospiti del direttore Giacomo Marinelli Andreoli l'opinionista Franco Pinna, al suo fianco il calciatore rossoblù Andrea Zanchi mentre hanno comletato il quadro i giornalisti Roberto Minelli del Corriere dell'Umbria e Luca Tosti di Trg. Occhi puntati ovviamente su Andea Zanchi, tra i protagonisti in positivo del pareggio di Padova: “E' stata una grande partita, siamo scesi in campo con il piglio giusto e abbiamo fatto una prova gagliarda che rispecchia nel modo in cui è stata giocata e nel modo in cui è arrivato il risultato, la nostra mentalità e il fatto che questa squadra punta sempre in alto per migliorare e regalarsi soddisfazioni importanti”. Gubbio che per la prima volta ha scelto la difesa a tre, liberando maggiormente da compiti difensivi i due esterni Kalombo e lo stesso Zanchi, il quale rivela che: “La decisione di giocare a tre in difesa cambiando di conseguenza il modulo nel suo intero ci è stata comunicata alle 13,30, quando eravamo negli spogliatoi pronti per scendere in campo per il riscaldamento. In realtà durante la settimana si era provato qualcosa, specialmente durante le partitelle, ma niente comunque che desse per scontato l'utilizzo di questo assetto difensivo dal primo minuto contro il Padova”. Un Gubbio che ha superato con ottimi voti quello che Magi aveva definito l'esame Padova, i rossoblù possono stare realmente al tavolo delle grandi? “A mio avviso abbiamo dimostrato di poter essere all'altezza del Padova e di conseguenza di poter stare lassù. Andando a vedere la classifica tra noi e loro ci sono quattro punti di differenza, tre dei quali persi proprio con il ko dell'andata dove meritavamo tutto meno che di perdere. La rivincita di domenica non è stato solo pareggiare e vendicare quella sconfitta arrivata nei minuti finali, la cosa più bella e importante è aver di fatto annullato o mascherato questo distacco che la classifica dice di esserci con una grande prova, con un grande primo tempo dove il rammarico è stato solo non aver sfruttato a pieno le occasioni create”. Il gol subito sul filo del rasoio della prima frazione avrebbe potuto avereeffetti psicologici devastanti, cosa vi siete detti nello spogliatoio con il mister? “Sinceramente non abbiamo parlato del gol, abbiamo analizzato quello che era stato il primo tempo capendo come potevamo fare male a loro nella ripresa. Nel secondo tempo abiamo sofferto di più contro una squadra che era non certo l'ultima arrivata, ma siamo stati bravi a rimanere in partita e continuare a crederci e all'ultimo siamo stati premiati”. Pensare ai play off quindi non è più proibito, play off che quest'anno saranno un vero e proprio campionato a parte: “Sono molto complicati e unghi anche se deveo essere sincero a me non dispiace la formula. Perchè se si riesce a passare il primo turno si va a giocare contro squadre degli altri due gironi che per un calciatore è sempre una vetrina importante, magari vai anche a giocarti la stagione in stadi dove ci sono squadre di rango e blasone che ti portano anche 15mila spettatori al campo, e questo ripeto galvanizza e motiva un giocatore. La possibilità di sfidare i miei ex compagni del Matera? Dico la verità ne sarei davvero felice, non per una rivincita personale, ma perchè vorrebbe dire misurarsi con una squadra importante e soprattutto, guardando alla classifica, vorrebbe dire di averne fatta e non poco di strada”. Franco Pinna invece palude al cambio di modulo: "E' uno schieramento che secondo me esalta meglio le caratteristiche di tutti gli undici titolari. Soprattutto è un modulo che esalta le caratteristiche degli esterni, un giocatore come Zanchi penso si trovi meglio ad attaccare piuttosto che a difendere, anche se devo dre che da inizio stagione, è migliorato anche in fase difensiva. Se il nuovo modulo penalizza uno tra Ferri Marini e Candellone? Domenica ha giocato Ferri Marini pur non troppo bene ma Candellone ha dimostrato di essere importante anche a gara in corso: è un attaccante che in estate quando era arrivato aveva buone doti ma era abbastanza acerbo, si pensava infatti che Musto fosse il titolare di partenza perchè reduce da una brillante stagione con la Torres in un campionato più formante e competitivo rispetto ad una Primavera che è la Serie D. Personalmente lo avrei fatto entrare prima, perchè è un giocatore che da molta fisicità e con il Padova serviva eccome". Ottimo anche il ritorno tra i pali di Volpe, sembra che la tanta panchina patita lo abbia in qualche modo fatto maturare: "E' un portiere giovane alla prima esperienza in Lega Pro, deve avere spazio e margine di errore per crescere e poter diventare qualcuno. Ha fatto parate molto importanti anche ieri, alcune le definirei decisive e provvdenziali come quella sul primo tempo ai danni di Neto Pereira. Anche contro Lumezzane e FeralpiSalò si è fatto trovare pronto, e domenica con l'Albinoleffe ha l'opportunità di rifarsi della gara di andata, quando un errore sul gol di Loviso gli costò il posto da titolare". Con quanti punti può finire questo campionato il Gubbio? "In tempi non sospetti dichiarai che il Gubbio avrebbe girato l'andata con 35 punti, alla fine ci ho preso. Dovessero i rossoblù replicare quanto fatto nella prima parte di stagione ci sarebbe l'incredibile opportunità e lusso di poter finire a 70. onestamente penso che sarà molto difficile, anche se pur non dicendo un numero preciso, penso che la squadra riuscirà a chiudere con più di 60".
Gubbio/Gualdo Tadino
14/02/2017 11:00
Redazione