“Gli impegni, i propositi, le denunce e le riflessioni che accompagnano la celebrazione del Primo Maggio, Festa del Lavoro, portano sempre di più, anno per anno, a inquadrare le situazioni locali nello scenario della crescita globalmente intesa e dello sviluppo economico dal quale nessuno può essere lasciato fuori. Ciò non impedisce alle emergenze locali del panorama lavorativo di assurgere a tutta la loro determinante importanza per la vita e le relazioni di intere comunità legate da profonde radici identitarie. I nostri Comuni sono l'espressione più significativa di questa estensione locale della coscienza sociale e della matrice culturale alle quali fanno riferimento i piccoli e grandi problemi delle attività produttive e di chi vi è impegnato.”
E’ quanto dichiarato dal sindaco, Luciano Bacchetta, in occasione del Primo Maggio, Festa del Lavoro, celebrata ufficialmente, anche a Città di Castello con una manifestazione unitaria dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil) presso le Logge Bufalini in piazza Matteotti.
“Nel caso della nostra regione, il tema è, specie quest'anno, di specifico rilievo. Giustamente – precisa Bacchetta - le organizzazioni sindacali hanno deciso di fare della Valnerina il nucleo della presa di coscienza, da parte di tutta la comunità regionale, della necessità della ripartenza produttiva e lavorativa. Con questo spirito, anche il Comune di Città di Castello sente di condividere fino in fondo il valore posto a base delle celebrazioni del Primo Maggio del 2017 in Umbria e fa convergere, nell'ampio auspicio della ripartenza, i problemi e le difficoltà che vive, seppure in forme meno drammatiche della Valnerina, la stessa Valtiberina. In questo senso, non è assolutamente fuori luogo mettere in evidenza la crisi produttiva e occupazionale che anche a Città di Castello, nel suo complesso, si manifesta, pur in presenza di un comparto imprenditoriale-artigianale, molto trainante a livello regionale. La nostra comunità, infine – conclude il sindaco Luciano Bacchetta - paga anch'essa il suo prezzo, in termini occupazionali, alla crisi che sta investendo il settore dell'editoria, con vistose e pesanti ripercussioni su tutta la filiera dell'informazione e della comunicazione che vanno dalla minaccia di chiusura al ridimensionamento di emittenti televisive locali e giornali, ritenuti a ragione ottimi sbocchi professionali da tanti volenterosi e professionali ragazzi e ragazze anche della nostra zona. Su questi e su molti altri settori d'intervento (vedi l'invarianza della tassazione e il costo dei servizi pubblici) si è attuata una proficua collaborazione fra il nostro comune e il sindacato, così come si stanno ponendo le premesse per una proficua serie di sinergie tra le istituzioni locali e gli imprenditori privati. Sulla base di tutti questi impegni, a tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, alle loro famiglie vada, piena e incondizionata, la vicinanza vigile e attiva del Comune di Città di Castello, affinché la reciproca solidarietà fra le diverse comunità territoriali dell'Umbria, mettendo al centro, doverosamente, la Valnerina, possa far riscoprire, intero e compiuto, il valore del lavoro dovunque, nel mondo, esso possa impiegarsi per il progresso ed essere riconosciuto per la giustizia sociale che afferma.
Città di Castello/Umbertide
02/05/2017 12:29
Redazione