Applausi e anche un pizzico di commozione hanno fatto da cornice alla presentazione del libro "Nato così", la storia sportiva e soprattutto di vita di Arturo Mariani, 23enne romano, nato con una sola gamba ma capace di affrontare la propria esistenza con straordinaria tenacia e carica positiva, tanto da diventare calciatore e di arrivare a vestire la maglia della Nazionale italiana amputati.
Il volume - un diario autobiografico edito da Croce editore - è stato presentato all'aula magna del Liceo sportivo Mazzatinti, alla presenza del dirigente scolastico, Maria Marinangeli, del docente universitario Lumsa Raniero Regni, dell'ex capitano del Gubbio Alex Sandreani e del governatore di Panatlon international, Pierluigi Palmieri. A condurre l'incontro il direttore di TRG, Giacomo Marinelli Andreoli con l'introduzione di Rossella Alimenti, giornalista Rai e mentore di Arturo Mariani che ha stimolato a pubblicare questo libro autobiografico
"Questa è la grande bellezza dello sport - ha commentato Raniero Regni - non solo il gesto atletico esemplare, ma l’esperienza che lo sport permette: di mobilitare tutte le energie psicofisiche e spirituali, di andare oltre i propri limiti, di gareggiare con se stessi, di rimuovere le barriere del pregiudizio, di ridefinire il concetto di vittoria e di successo nella vita, di non aver paura, di non escludere nessuno permettendo a tutti di sentirsi vivi".
Arturo Mariani ha raccontato la sua esperienza, ricostruita anche in un video da Raisport trasmesso nel corso dell'incontro, ha parlato dell'importanza della famiglia, che gli sta quotidianamente accanto, della fede, colonna portante della sua esistenza, e delle amicizie preziose. "Non sono mancati momenti difficili ma ho trovato sempre la forza interiore e il sostegno di persone vicine a cui affidarmi" ha detto. E sulla definizione della sua condizione ha risposto con naturalezza: "Molti hanno pudore nel definire la mia condizione. Ho una sola gamba ma non sono nè handicappato, nè diversamente abile. Sono semplicemente Arturo".
"Quello che ci racconta è una lezione per tutti noi - ha aggiunto Alessandro Sandreani, che ha portato con sè anche alcuni giovani calciatori della Berretti del Gubbio, di cui è allenatore - Lo sport è una metafora della vita, con le vittorie, le sconfitte, le sofferenze ma soprattutto la squadra, lo spirito di gruppo, il sapersi aiutare l'uno con l'altro. Ho letto questo libro in un giorno solo e non sono un gran lettore - ha ammesso - ma pensavo di sapere tutto del calcio e di alcuni suoi significati, invece questa storia me ne ha insegnati altri".
Il prof. Palmieri ha evidenziato invece non solo la parabola sportiva di Mariani ma anche l'importanza di coniugare il gesto e l'attività sportiva con altre discipline culturali: "La storia di Mariani insegna che lo sport consente di accrescere tutta la propria esistenza. E' un veicolo sociale straordinario prima ancora che fisico. Ma anche uno strumento per apprendere meglio altre discipline".
“Ci piace pensare allo Sport in tutte le sue sfaccettature, e stiamo lavorando per offrire ai nostri studenti un percorso di studi che sia ricco e vario” - ha dichiarato la dirigente Marinangeli – “proprio in questi giorni i ragazzi del triennio dello Sportivo, iniziano anche il percorso di formazione e di educazione alla comunicazione giornalistica sportiva”. “Questo a testimoniare la grande valenza formativa del percorso liceale scientifico sportivo che ha a Gubbio, uno dei suoi punti di eccellenza in Umbria”. “L’incontro con Arturo Damiani, apre ai ragazzi gli occhi su una realtà sportiva del tutto nuova".
Immagini e l'intervista ad Arturo Mariani andranno in onda stasera lunedì 21 novembre alle 20.50 nella rubrica "Trg Plus".
Gubbio/Gualdo Tadino
21/11/2016 17:11
Redazione