Altotevere. Furti in tutta la vallata altotiberina. Presa una banda di "Sinti"

C'è voluto un blitz vero e proprio dei carabinieri della tenenza di Sansepolcro per assicurare alla giustizia una banda di "Sinti". Si sono presentati muniti di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Giampiero Borraccia e chiesta dal Pm Alessandra Falcone. In manette sono finiti in tre, due uomini e una donna,  tutti zingari di origine Sinti ma con residenza in Italia, accusati di furto in continuazione. Sarebbero i responsabili, secondo le indagini, della raffica di furti che ultimamente ha investito l'intera Valtiberina, sia quella aretina che quella al di là del confine umbro. Almeno una ventina i colpi che vengono addebitati alla banda: in abitazioni, ma soprattutto nella auto in sosta e persino nei cimiteri. Un fenomeno criminale che negli ultimi tempi aveva scatenato molto allarme tra gli abitanti della zona. I carabinieri però non hanno perso il filo e si sono messi al lavoro, risalendo con un pazienze lavoro di indagine fino ai tre, tutti residenti nella zona di Magione e del Perugino. Poi con le prove in mano la richiesta del Pm Falcone al Gip Borracia che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite nelle ultime ore. Nel mirino dei tre soprattutto gli anziani. Ma erano riusciti a mappare un'intera zona, dal perugino fino all'alto Lazio, individuando zone più calde. Fuori delle scuole elementari e degli asili, per colpire le auto che le mamme lasciavano inustodite per pochi minuti per accompagnare il figlio. Nel periodo delle olive, la auto parcheggiate davanti agli uliveti. Insomma una banda ben organizzata.Sulla quale i carabinieri hanno messo gli occhi dopo il primo colpo ai danni di un anziano che aveva lasciato il borsello nell'auto davanti al suo podere. Spaccato il vetro, via il bancomat, nel giro di pochi minuti erano già riusciti a prelevare 2770 euro, oltre a fare tre rifornimenti di carburante.