Birra Flea inaugura a Gualdo Tadino

Si affida alle giovanissime generazioni il birrificio Flea che ieri presso lo stabilimento di Gualdo Tadino ha affidato il taglio del nastro, dopo la benedizione impartita da Don Aldo Mataloni, ai piccoli Matilde, Mattia Sergio, Tommaso e Nicolò , i più giovani della famiglia Minelli che hanno così aperto ufficialmente le porte dell'azienda al pubblico. Parterre di ospiti per il giorno dell'inaugurazione , dall'assessore regionale Silvano Rometti, ai parlamentari umbri Walter Verini, Giampiero Giulietti e Luciano Rossi , il sindaco di Gualdo Tadino Roberto Morroni e, per il mondo dell'imprenditoria, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Carlo Colaiacovo e il presidente di Colacem spa Giovanni Colaiacovo. A fare gli onori di casa lo stesso Matteo Minelli che, insieme al mastro birraio Rolando della Sera, ha presentato il progetto industriale , nato da una passione personale del titolare per la birra e sfociato in un'azienda ,la Matteo Minelli Agricola, che ha investito oltre un milione e mezzo di euro nella nuova attività. Lo stabilimento , costruito nella zona industriale sud di Gualdo Tadino dalla Edilcemento di Gubbio , è oggi uno dei due più grandi del settore in Umbria, capace di produrre 5 milioni di bottiglie l'anno da 75 cl e 3 milioni da 33 cl. 4 le tipologie di birra artigianale prodotte, utilizzando materie prime tutte made in Gualdo, l'acqua in primis , quindi orzi e frumenti coltivati negli appezzamenti terrieri di proprietà della famiglia; Bianca Lancia, Costanza, Federico II e Bastola i nomi delle 4 varietà ispirati alla storia di Gualdo Tadino come il nome della birra, Flea , il castello ricostruito nel 1242 da Federico II di Svevia. Del territorio anche i colori di questa birra ispirati ciascuno per bottiglia a quelli dei Giochi delle Porte per una volontà della Matteo Minelli Agricola di fare di questa prodotto di alta qualità anche veicolo promozione per la città e le sue tradizioni. Particolarmente soddisfatto di questo il sindaco Roberto Morroni , con un plauso che è giunto però da tutti i presenti per questa filosofia di fare impresa conservando profonde radici con il territorio.