Era il 28 luglio 2016 quando apriva i battenti il tratto Pianello-Branca della Perugia-Ancona. Un'apertura salutata con soddisfazione da tutti, istituzioni e soprattutto utenti, automobilisti e pendolari: perchè d'un tratto, dopo decenni di attesa messianica, l'Eugubino-Gualdese distava una ventina di minuti dall'hinterland perugino. Accanto ai benefici, lo scorrere dei mesi ha rivelato un altro effetto, forse sottovalutato: quello dell'accrescimento esponenziale dei flussi di traffico, soprattutto pesante, sulle arterie circostanti la Perugia-Ancona.
Ora a certificarlo è la stessa Anas con numeri che lasciano poco spazio all'interpretazione. E' di circa di tremila auto al giorno, infatti, l'incremento lungo le direttrici collegate dovuto all'apertura della Perugia-Ancona, che per altro da ieri ha due nuovi segmenti nelle Marche, quello tra Fossato di Vico e Cancelli e quello più breve tra Albacina e l'area di Genga fino a Serra S.Quirico. Due novità che non diminuiranno sicuramente il flusso di vetture e camion da e per le Marche.
Forte è anche l'impatto sulla variante Pian d'Assino tra Gubbio e Branca, anche se in questo specifico caso, numeri appositi non sono stati ancora elaborati. Ma il paragone con Perugia può essere un indicatore: l'aumento del traffico in un anno tra lo svincolo di Valfabbrica e l'innesto della Perugia-Bettolle è stato del 7,6% pari a 3.300 autoveicoli, ogni giorno. Rispetto a questo flusso è presumibile che analogo flusso di spostamenti sia avvenuto in senso opposto: sia perchè tutta l'onda di pendolari e professionisti dall'Eugubino, diretta a Perugia, ha abbandonato praticamente la vecchia statale Eugubina – panoramica sì ma al tempo stesso scomoda – sia perchè sulla variante Pian d'Assino, ovvero la circonvallazione cittadina, sono finiti per gravitare tutti i flussi provenienti anche da Alto Tevere diretti ad esempio all'ospedale di Branca o del Pesarese diretti proprio a Perugia.
Se una stima potesse essere azzardata, parliamo almeno della metà di quel 7% calcolato da Anas per il Perugino, che porterebbe comunque a 1.500-1.600 autoveicoli al giorno in più sulla variante eugubina: che resta a due corsie, con limitazioni di velocità sporadicamente rispettate e con rischi per incidenti, anche gravi, che la cronaca degli ultimi mesi ha tristemente certificato.
L'Anas prossimamente avrà competenza anche sulla statale Contessa, ma autonomamente non potrà intervenire né con lavori di ampliamento né con altre soluzioni, sulla bretella cittadina di trasferimento verso la Perugia-Ancona. Serve una proposta istituzionale che da Regione a Comune, coinvolgendo anche i comuni limitrofi, possa consentire di accrescere il livello di sicurezza della circonvallazione cittadina e migliorarne, per quanto possibile, la manutenzione.
L'unica cosa certa, dati alla mano, è che il traffico resterà alto. E forse, aumenterà ancora.
Gubbio/Gualdo Tadino
11/08/2017 09:25
Redazione