E' sconvolto il sindaco di Valfabbrica Enrico Bacoccoli, accorso subito sul luogo dell'incidente nel raccontare lo sconcerto di una comunità per la morte di un operaio di 50 anni che alle 9 di giovedì mattina 11 gennaio stava lavorando in pieno centro , in via dell'Acquedotto. L'uomo, residente a Todi e dipendente di una ditta di Collazzone, stava scavando con un mezzo lungo la strada per riparare il sistema fognario quando è caduto all'interno del fosso stesso , non più alto di un metro, venendo ricoperto da una frana dovuta al cedimento di uno dei fianchi dell'escavazione. La terra ha ricoperto l'uomo che è stato prontamente soccorso dai colleghi e da chi si trovava sul posto, con l'immediato arrivo del 118, ma putroppo per lui non c'è stato nulla da fare . Sul posto le forze dell'ordine con i carabinieri, l'autorità giudiziaria con il magistrato e l’Ispettorato del lavoro per avviare le indagini che possano portare a ricostruire la dinamica esatta dei fatti . Per il sindaco Baccoccoli resta ancora assurdo come tutto questo possa essere accaduto. Putroppo l'anno si apre con questo ennesimo incidente sul lavoro dopo che il 2023 aveva fatto assegnare all'Umbria una maglia nera sull'argomento. L'Osservatorio di Mestre per la sicurezza sul lavoro e ambiente aveva classificato la regione tra quelle con le peggiori perfomance in termini di sicurezza insieme a Abruzzo,Basilicata, Molise, Puglia e Campania. In queste regioni, definite zona rossa, nei primi undici mesi del 2023 l’indice di incidenza è stato superiore al 25% rispetto alla media nazionale che è di 32,3 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori.