Un airone cenerino per mascotte del Canoa club e del tevere, a Città di Castello. Si chiama Armandino ed il nome lo hanno scelto questa mattina gli alunni di alcune scuole primarie della città al termine della passeggiata ecologica lungo le sponde del fiume. Una ipartecipata iniziativa organizzata dal Canoa club Città all'indomani della Giornata mondiale dell'ambiente. Da quasi un anno questo airone cenerino (è piuttosto tipica presenza lungo i fiumi della pianura Padana, tra le risaie del Piemonte e della Lombardia e palese rarità nelle regioni centrali) è diventato una presenza amica nei pressi della piccola cascatella sul Tevere ed allieta i duri allenamenti delle giovani promesse del Canoa club Città di Castello, lo storico sodalizio sportivo tifernate ai vertici nazionali. "In alcuni momenti della giornata, quando tutto intorno è tranquillo viene per pescare cibo. Credo sia arrivato lo scorso anno ad inizio estate. Si è stanziato sul tratto che dallo sbarramento risale a monte per circa tre chilometri. Da tempo alternativamente questi esemplari passano tutta l'estate li da noi", dice all'ufficio stampa del Comune il presidente del sodalizio sportivo, Nicola Landi, fautore assieme al consiglio e allo staff tecnico del Canoa club dell'organizzazione della giornata dedicata all'ambiente con tanto di lezione teorica e pratica grazie alla presenza di Paolo Fabbriciani, responsabile del servizio supporto operativo distretto Gubbio Città di Castello Arpa Umbria, che ha parlato dell'importanza di avere acqua pulita e non inquinata, e dei controlli che fa Arpa Umbria nel Tevere e nel Trasimeno. Al termine della mattinata gli alunni delle classi quinta A e quinta B di San Filippo e della quinta di Rignaldello, sono stati poi, assieme alle loro insegnanti, i veri protagonisti del "battesimo" dell'airone Armandino.