Saranno oltre 400 i delegati, oltre a diversi ospiti stranieri, che prenderanno parte al decimo congresso nazionale di Rifondazione comunista che si svolgera' a Spoleto, all'Albornoz palace, dal 31 marzo al 2 aprile. Un appuntamento presentato oggi nella stessa citta' umbra. "La crisi - ha sottolineato il segretario nazionale Paolo Ferrero - non si combatte stringendo la cinghia, ma con l'esatto opposto. Diminuendo le spese infatti si sta generando un circolo vizioso, che aumenta solo disoccupazione e poverta'". Per il segretario di Rc "il problema non e' la mancanza di ricchezza, ma la sua distribuzione". "Bisogna solo fare in modo, in coerenza con i nostri ideali - ha aggiunto -, che vengano limitati gli squilibri attuali fra super ricchi e fasce sempre piu' estese di poverta'". Secondo Ferrero questo diventa possibile solo ricostituendo una coalizione di sinistra capace di intercettare la voglia di "cambiamento, e di equita', ampiamente presente nel Paese". "I soldi ci sarebbero - ha continuato - basta considerare quanti miliardi vengono destinati alle banche: e non a caso e' il potere finanziario ad avere preso il posto che in passato era dei partiti nell'indirizzare le scelte del Governo e della stessa Europa". Infine, rispondendo ad una domanda sull'opportunita' di mantenere il termine "comunista" nel nome del partito, Ferrero ha ribadito la scelta. "La parola comunista - ha sostenuto - resta sempre attuale e coerente con i nostri ideali, cosi' come la necessita' di fare una rivoluzione intesa come profondo cambiamento. Certo siamo i primi a condannare gli eccessi compiuti nel nome del comunismo, in particolare per quanto riguarda la cancellazione della democrazia. D'altra parte ci sarebbe molto da dire sulla presunta evoluzione del linguaggio, che spesso e' funzionale a camuffare quanto accade: ad esempio non viene piu' usata la parola sfruttato ma, soprattutto per i giovani, si preferisce il termine sfigato. Cosi' se uno non riesce a trovare lavoro, o viene licenziato, nell'immaginario collettivo la colpa diventa la sua, o della sua sfortuna". Nel corso dell'incontro e' stato spiegato che la scelta di Spoleto, come sede per il congresso nazionale di Rifondazione Comunista, era stata fatta lo scorso anno, prima del terremoto. Ma i responsabili nazionali del partito hanno deciso di confermarla anche dopo il sisma. "Abbiamo ritenuto - ha spiegato Ferrero - che al di la' della solidarieta' espressa a parole per le aree colpite dal terremoto si debba fare concretamente tutto il possibile, anche affrontando qualche inevitabile difficolta'". Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti anche il segretario regionale Enrico Flamini, quello provinciale Oscar Monaco, la segretaria del circolo di Spoleto Maura Coltorti e il coordinatore nazionale dei Giovani Comunisti Andrea Ferroni.