Tornano all'originario splendorfe gli affreschi e i marmi della facciata dell'Oratorio di S.Anna a Sigillo. Il 1 novembre del 1986 un piccolo incendio all'interno della chiesa al cimitero creò una nube densa di fumo che annerì l'affresco ed i marmi di facciata dell'Oratorio contenuto dentro la chiesa stessa (c.d. Porziuncola di Sigillo). 31 anni dopo erano in tanti a salutare l'inaugurazione dei restaurati affreschi e dei marmi.In particolare l'affresco restaurato (attribuito al Ferri del 1633) e gli stessi marmi di facciata riportati al candore originale (realizzati nel 1507dal maestro lapicida Michelangelo Lucesole da S. Pellegrino di Gualdo) sta rivivendo il nuovo splendore cromatico grazie al sostegno accordato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, per cui era presente il Presidente Giampiero Bianconi insieme al Presidente onorario della Fondazione Cav. Carlo Colaiacovo, e dalla Gimeco Impianti-Italy con sede in Milano, ma di proprietà del sigillano Ermes Moroni.
Il fondamentale sostegno della Fondazione di Perugia e l'illuminato contributo privato della Gimeco hanno definito una sinergia che ha reso possibile tutto questo meraviglioso restauro altrimenti impensabile da realizzarecon fondi pubblici.
Il sindaco di Sigillo, Riccardo Coletti, nell'occasione, ha ringraziato i due istituti finanziatori, oltre l'azienda Flebea Restauri di Gualdo Tadino (operatrice dei restauri) e l'azienda sigillana d'impianti elettrici di Francesco Sborzacchi per la riqualificazione dell'impianto all'interno dei locali:
"E' particolarmente emozionante per me - afferma Coletti - restituire alla comunità di Sigillo un pezzo del nostro patrimonio pittorico architettonico di ingente valore dopo anni di attesa di tale intervento di restauro. Il sostegno ottenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dalla Gimeco ci deve spronare a continuare nella nostra opera di conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico culturale dell'interio territorio comunale prorpio perché rappresenta il nostro vero DNA e la nostra storia a cui dobbiamo costantemente rifarci per programmare un futuro consapevole e costruttivo".