Ponte San Giovanni, massiccia partecipazione ieri sera all'assemblea dei genitori degli studenti del Volumnio

Massiccia partecipazione, nell'ampia sala del Cva di Ponte San Giovanni, all'assemblea indetta dai genitori degli studenti dell'Istituto comprensivo Volumnio dopo che la Direzione scolastica regionale ha deliberato la sostituzione della direttrice Iva Rossi con Simona Ferretti, proveniente dall'Istituto Perugia 2 Foscolo, dove nell'anno scolastico appena trascorso ci sono stati una serie di problemi e polemiche altissime che sono balzate agli onori della cronaca.

I genitori avevano chiesto alla direttrice regionale Simona Boarelli di non procedere al cambio, perché la direttrice Iva Rossi in questi due anno di reggenza ha cambiato radicalmente l'immagine della scuola, che perdeva iscritti mentre ora ne guadagna, grazie a una mobilitazione di tutte le energie e alla tessitura di una rete di relazioni con le realtà territoriali circostanti tanto da far diventare l’Istituto un presidio culturale e sociale di fondamentale importanza. Un Istituto, peraltro, come è stato più volte ribadito durante l'assemblea dei genitori, che, in base ai dati del sistema nazionale di rilevazione gestito dal ministero dell’Istruzione, a Perugia non solo non è indietro a nessuno in quanto competenze assicurate agli studenti, ma in alcune è decisamente sopra la media e in nessuna voce è sotto la media. E che ha mostrato un'ottima qualità progettuale, vincendo numerosi bandi regionali e ministeriali.

La delusione per il rischio di disperdere questa primavera era palpabile all'assemblea dei genitori. E nessuno,tra i numerosi intervenuti, ha negato le ansie per l'arrivo di una dirigente scolastica reduce da un anno scolastico passato all'insegna delle polemiche. Ma i toni, rispetto a quelli accesi delle scorse settimane, sono stati più bassi. Anche perché la direttrice scolastica regionale, Simona Boarelli, ha garantito che il suo ufficio seguirà da vicino la questione, aiutando la nuova direttrice scolastica a fare bene, evitando così di disperdere il patrimonio di iniziative, di crescita, di promozione umana e di integrazione accumulato in una realtà popolosa come Ponte San Giovanni.