Allarme rifiuti a Perugia, ma anche a Todi, Bastia Umbra e sul lago Trasimeno. I disagi riguardano 23 comuni dell'ex Ati e i 7 dell'Ati1 serviti da Gesenu, la quale invita i cittadini alla corretta differenziazione del rifiuti affinché non si accumulino il residuo secco nei cassonetti. La "bomba" è esplosa negli ultimi giorni quando i social sono stati sommersi, come la città, dalle foto dei disagi: cassonetti stracolmi, immondizia per strada e topi. Sotto l'occhio del ciclone Elce, via Angeloni, San Galigano, via Settevalli, ma anche Bastia è in difficoltà in zona industriale. Situazione complessa anche a Todi e nel Trasimeno, dove la Tsa - consociata della Gesenu ha dovuto frenare la raccolta di secco residuo specialmente nelle zone industriali e artigianali. Tutto ciò a causa della chiusura per manutenzione dell'impianto Hera di Cesena da cui venivano importati i rifuti umbri. Dal 7 al 21 ottobre la raccolta è scesa del 30%, mentre da lunedì si è deciso di lasciare nei cassonetti la metà dei rifiuti. La Gesenu ha intanto intensificato le frequenze di svuotamento dei cassonetti dedicati a carta-cartone, multimateriale e frazione organica umida
La Gest lamenta: pur avendo chiesto alla Regione la sottoscrizione di accordi regionali con le Marche, non c'è stato alcun riscontro.
Secca la replica della Regione: nella comunicazione di agosto non erano specificati volumi, impianti di destinazione e cadenza dei conferimenti, dati senza i quali non si potevano sottoscrivere accordi. La Gesenu ha intanto intensificato le frequenze di svuotamento dei cassonetti dedicati a carta-cartone, multimateriale e frazione organica umida.
Gli accordi (che prevederebbero un export verso i siti di Ascoli e Fermo) verranno firmati lunedì, ma il conferimento non inizierà prima di mercoledì. Un'emergenza rifiuti che continuerà ancora per 72 ore.
Perugia
27/10/2017 12:50
Redazione