In Umbria prevale la solidarieta'' per quanto riguarda la donazione di organi e tessuti. Sono infatti quasi il 90% coloro che hanno dato il loro assenso al momento del rilascio o del rinnovo della carta d''identita''. Le dichiarazioni espresse sono state 22 mila 661, l''89,7% delle quali (20 mila 333) per acconsentire agli espianti contro il 10,3% (2 mila 328) di chi invece si e'' opposto.
Sono questi i risultati, da marzo 2012 al 5 gennaio 2017, del progetto pilota a livello nazionale "Una Scelta in Comune", promosso dalla Regione Umbria, Direzione Salute, in sinergia con Federsanita'' Nazionale, Federsanita'' Anci Umbria, Centro Nazionale Trapianti e Centro Regionale Trapianti che permette di registrare all''anagrafe di residenza la dichiarazione di volonta'' alla donazione di organi e tessuti in caso di morte.
"Sono piu'' del quadruplo delle dichiarazioni di volonta'' raccolte nelle Asl in circa 17 anni", ha commentato l''assessore regionale alla salute, Luca Barberini, durante una conferenza stampa a Perugia per illustrare "i risultati ottenuti e le altre tappe ancora da percorrere". "Come - ha detto - allargare platea e consenso a piu'' cittadini umbri e ad altri comuni ancora da raggiungere". Nel 2012 il progetto - e'' stato sottolineato - e'' stato prima lanciato dai due Comuni capofila di Perugia e Terni.
Dopo quattro anni, in Umbria, sono 65 le amministrazioni comunali che hanno adottato la procedura, con la quale i cittadini possono gia'' rilasciare una dichiarazione di volonta'' presso gli uffici anagrafe, mentre i restanti 27 Comuni sono di prossima attivazione e ad eccezione di alcuni di quelli terremotati (Norcia, Preci, Poggiodomo, Monteleone di Spoleto, Sant''Anatolia di Narco). "Perugia e Terni - ha poi affermato il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo - sono i due Comuni che hanno dato le gambe a questo progetto sperimentale preso poi a modello da altre realta'' in Italia". Terni, con 6.186 dichiarazioni di consenso alla donazione, supera Perugia (4.870). Insieme a Barberini e Di Girolamo e'' intervenuto anche il direttore di Federsanita'' nazionale, Enzo Chilelli, il quale ha ringraziato l''Umbria "per essere stata d''esempio per questa attivita'' straordinaria, segno di grande civilta''". I Comuni italiani che hanno poi seguito l''esempio adottando "Una scelta in Comune" sono oggi circa 1.500. L''Umbria e'' stata quindi Regione capofila di un progetto del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, finanziato dal Ministero della Salute, che ha consentito di produrre un modello procedurale adottabile anche da altre Regioni e municipalita''. A seguito della sperimentazione del modello umbro a livello nazionale - e'' stato infine osservato - sono state diramate linee guida riguardanti la possibilita'' che la carta di identita'' possa contenere il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti in caso di morte, rendendo cosi'' operativa la legge 194/2009 come da ultimo modificata con la legge n.98/2013. Per l''assessore Barberini "questo e'' un percorso che premia la solidarieta'' delle persone e il lavoro di squadra fatto con il Centro nazionale Trapianti, Federsanita'', Anci Umbria, i sindaci dei due Comuni capofila che hanno permesso la sperimentazione del progetto, e le associazioni di settore".
Perugia
10/01/2017 10:26
Redazione