Mattinata di grandi novità ieri in casa Perugia. E' in dirittura d'arrivo la trattativa con l'Inter che porterà in biancorosso Francesco Forte, attaccante classe '93 che alla Lucchese in questa prima parte di stagione ha siglato 15 gol fino a dicembre. Un investimento importante, una scommessa per il Perugia che spera di pescare dalla Lega Pro un attaccante che possa rivelarsi pronto fin da subito per la cadetteria. Il giocatore oggi firma a Milano il rinnovo fino al 2020 con l'Inter, società che lo riprenderà dalla Lucchese e logirerà immediatamente al Perugia, con la società nerazzurra che ha spinto enormemente per riprendersi il giocatore e farlo salire immediatamente in Serie B. Il Perugia chiude quindi una trattativa che era partita abbastanza in sordina quando si erano aperti i contatti con la società toscana per Terrani, non è da escludere però l'arrivo anche di un altro attaccante, e in questo senso il nome di Rodriguez riprenderebbe quota, qualora si concretizzasse l'uscita di Zapata. Altra novità è la posizione di Bianchi: il giocatore sembra non intenzionato a rescindere come dimostrano le parole rilasciate dal proprio agente a Tuttomercato.web, tra l'altro non sarà nemmeno convocato contro il Cesena, probabile che si vada al braccio di ferro qualora non si trovi un'altra sistemazione entro il 31 gennaio. A centrocampo, si monitorano varie soluzioni, come la posizione di Foglia dell'Arezzo o di Bruno che è in scadenza con il Pescara, nel frattempo il Perugia perfezionerà nei prossimo giorni il passaggio di Fazzi all'Atalanta: il giocatore terminerà però prima il campionato a Perugia. Venendo alla gara di lunedì, Bucchi deve fare i conti con diverse assenze: la formazione titolare potrebbe vedere, l'esordio ufficiale di Brignoli tra i pali, difesa con Belmonte a destra, Volta e Mancini al centro e Di Chiara a sinistra, a centrocampo possibile il recupero di Brighi, per lui e Guberti decisiva la giornata di oggi, con lui ci saranno Ricci e Zebli, in attacco potrebbe esordire sin da subito Forte, ai lati appunto Guberti e Nicastro.