"Quando il dottore ci mette il cuore la malattia fa meno paura e il paziente, nella sua sventura, puo' dirsi fortunato. La malattia e' sempre destabilizzante: rende fragili, smarriti impotenti e sentirti accolto, e accompagnato con professionalita', trasforma il rischio di abbandono alla disperazione in volonta' e coraggio": a scriverlo in una lettera di ringraziamento al personale dell'ospedale di Perugia e della Usl per la "buona sanita'" ricevuta e' una paziente che ha deciso di diffonderla attraverso l'ANSA. Nella lunga lettera racconta i timori e il conforto e sottolinea il ruolo fondamentale del personale sanitario che l'ha seguita nel suo percorso di malattia, facendosi carico dei suoi bisogni fisici e psicologici. "Nella sanita' umbra, all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia - scrive la paziente -, questa ricchezza c'e': i dottori Paolo Gerli e Ambra Mariotti sono i due medici di eccellenza umana e professionale con cui ho intrapreso il mio percorso, punti di riferimento, di equilibrio e stabilita' che mi hanno messo in grado di dominare ansia e paura. Alla prima visita, che avviene per chiunque molto rapidamente, sono stata informata sui tempi di attesa dovuti alle tante richieste e ad aspetti organizzativi e sul fatto che l'unico criterio di priorita' adottato e' il quadro clinico del paziente. E' stato bello respirare pulizia, nonostante fosse preclusa ogni precedenza". "Sento il dovere di rendere consapevole tutta la cittadinanza - sottolinea ancora la donna - come tale spessore umano sia unito ad un'eccellenza professionale che ha consentito un intervento di altissimo livello qualitativo con una tecnica d'avanguardia: e' importante dare fiducia e speranza a chi viva una situazione analoga e desidero inoltre ringraziare per la grande professionalita' l'equipe della Breast Unit, in particolare la dottoressa Ceccolini, il dottor Giansanti e le dottoresse Pasimeni e Ciucci del servizio Senologia della Usl". "Colgo l'occasione - si sottolinea infine nella lettera - per esortare i vertici politici e amministrativi della sanita', ad anteporre sempre i bisogni dei malati a qualunque altro interesse, ad assicurare elevati standard professionali e strumentali e impedire insane competizioni e rivalita' fra strutture e medici. Sollecito infine tutti ad essere cittadini attivi, a pretendere il rispetto dei propri diritti, a non accettare rassegnati l'immoralita' e la degenerazione dei comportamenti, soprattutto nella sanita', perche' la salute e' il bene primario e il diritto a cure tempestive e di qualita' deve essere un diritto per tutti, uguale per tutti".