Papa Francesco ha voluto la Chiave della Misericordia di Gubbio, consegnata da suor Daniela per la chiusura del Giubileo

Era la prima volta che Suor Daniela e le sue consorelle del Piccolo Testamento di San Francesco incontravano Papa Francesco: hanno chiesto la benedizione ad un'inziativa che è così piaciuta al Santo Padre che ha voluto partecipare lui stesso. Sabato mattina, in chiusura dell'ultima udienza giubilare a Piazza San Pietro, le suore che vivono a Gubbio hanno conversato a lungo con Francesco: avevano con loro 750 chiavi pronte per essere consegnate il giorno dopo ai fedeli eugubini per la cerimonia di chiusura della Porta Santa e dell'Anno Giubilare. Ogni chiave ha un talloncino; scelti i 7 verbi della Misericordia: Perdona, Ammonisci, Insegna, Consola, Consiglia, Prega e Sopporta. Così che il fedele possa continuare ogni giorno ad aprire la porta della Misericordia.Papa Francesco è rimasto molto colpito dall'iniziativa. "Che bella idea che avete avuto” ha affermato alle giovani suore, benedicendo le chiavi e volendone addirittura escare lui stesso una da portare a Santa Marta. "Insegna” quella arrivata nelle sue mani. Il Santo Padre poi ha conversato a lungo con le suore chiedendo della loro vita e della loro missione, di come vivono a Gubbio e della loro provenienza. Poi a conclusione della messa di domenica, le 750 chiavi sono state tutte distribuite. Ne saranno fatte delle nuove visto che i talloncini benedetti sono ancora a disposizione. "Vi consegno una Chiave – ha illustrato dal pulpito il vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli- capace di aprire un’altra porta, quella del nostro cuore. Anche questa Chiave ha un nome, è lo stesso della Porta: Gesù di Nazaret. "Questa sera la Porta della Misericordia verrà chiusa, ma io- ha esortato Ceccobelli- vi consegno una Chiave capace di aprire un’altra porta, quella del nostro cuore. "Portate nella vostra casa la misericordia, educate i vostri figli a viverla, fate in modo che la vedano vissuta da voi genitori. Vi invito a collocare la chiave in un luogo della vostra casa, magari vicino al libro dei Vangeli, perché siano ambedue un richiamo costante alla misericordia ricevuta e donata. Potrebbe anche diventare il luogo dove rifare la pace dopo una crisi tra marito e moglie, tra fratelli, tra genitori e figli”.