Prime reazioni al progetto "L'Oro di Gubbio", presentato dallo studio di progettazione Freyrie - Flores, e pubblicato in queste ore da Trg. Il documento, che disegna quattro ipotesi di recupero urbano per la città, verrà illustraro domani in seconda commissione consiliare. Intanto sull'argomento c'è la nota del consigliere di centro destra Francesco Gagliardi: "Il libro dei sogni de L'Oro di Gubbio - si legge - costato al Comune circa 60.000 euro, approda in Consiglio Comunale per poi essere riposto nei polverosi cassetti di Palazzo Pretorio. Generalmente, i progettisti vengono chiamati e pagati per realizzare opere finanziate e certe. A Gubbio, invece, l'amministrazione comunale sperpera danaro pubblico per immaginare opere marziane, senza un euro disponibile e con l'obiettivo di distrarre gli eugubini dai problemi veri della città. È paradossale che l'ex Mattatoio, ad esempio, figuri contemporaneamente tra gli immobili da vendere e tra quelli da valorizzare secondo le costose idee dell'architetto milanese. Per adesso, l'immobile è stato transennato perché pericolosamente pericolante. È inquietante, invece, l'utilizzo che si vuole fare di Piazza Grande: sdraio per solarium, mercato dei fiori e pista per eventi da Red Bull, oltre all'immancabile sagra della crescia. Gli eugubini riflettano sul fatto che le idee bizzarre del sindaco Stirati sono finanziate con i loro soldi, grazie all'applicazione delle aliquote massime dei tributi locali".