La moschea di Umbertide finanziata dai soldi provenienti dal Qatar, il paese che – stando alle fonti giornalistiche internazionale – sarebbe tra i principali forzieri dell'Isis. L'ipotesi è stata adombrata neanche troppo velatamente ieri sera nella trasmissione “Dalla vostra parte” di Rete4 condotta da Maurizio Belpietro. Una rivelazione che ha scatenato reazioni politiche nel giro di poche ore anche in Umbria e in particolare da parte degli esponenti politici altotiberini seduti in consiglio regionale. “Stoppare immediatamente i lavori della moschea di Umbertide” - è quanto chiedono in via prioritaria in una nota i due esponenti della Lega, Mancini e Fiorini che però si spingono oltre - “Se quanto affermato dalla trasmissione di Belpietro corrispondesse a verità, credo che le dimissioni del sindaco Locchi siano inevitabili. A lui, in qualità di amministratore, spettava il compito di vigilare sul corretto svolgimento dei lavori, di interrogare, di chiedere, di controllare bonifici, verificare la regolarità di tutte le carte”. Mancini torna a chiedere un referendum cittadino, previsto anche dallo statuto comunale. E aggiunge: “Abbiamo già predisposto un esposto da presentare alla Procura della Repubblica ove si chiedono controlli serrati sui finanziamenti e soprattutto verifiche per ciò che concerne la correttezza dell’iter burocratico come da piano regolatore, per cui i permessi sono stati presi per costruire un centro culturale islamico e non una moschea come affermato dallo stesso imam nella sua pagina Facebook e come dichiarato dal sindaco Locchi nella lettera al ministro Minniti”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'esponente umbertidese del Pd, Marco Vinicio Guasticchi, che oltre a chiedere lo stop dei lavori si chiede: “Se confermata – aggiunge Guasticchi - tale sconvolgente notizia farebbe esplodere una serie incredibile di contraddizioni che finora si è cercato di tenere nascoste alla comunità umbertidese. Ma chi sono i membri di questa fantomatica associazione che finanzia la costruzione e la futura gestione di questa moschea?”. Guasticchi invita il sindaco Locchi ad avere il coraggio di andare fino in fondo, attivando i canali istituzionali in grado di bloccare tale opera”. Nel tardo pomeriggio è arrivata la presa di posizione del governo cittadino. I fondi per la realizzazione del centro culturale islamico di Umbertide "provengono tutti dalla popolazione locale e non dal Qatar". Lo ha assicurato l'imam locale al sindaco Marco Locchi, Pd, che lo ha contattato in queste ore. "L'imam mi assicurato di avere tutte le ricevute. Gli ho comunque inviato una lettera formale chiedendo che mi forniscano una documentazione puntuale e dettagliata, sollecitando sempre la massima trasparenza sulle fonti di finanziamento". Il centro culturale islamico e' in costruzione su terreni che la comunita' locale nel 2011 ha acquistato dal Comune. Al piano terra occupa una superficie coperta di circa 500 metri quadri e non e' ancora attivo.