Il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati esprime profondo cordoglio a nome personale, dell’amministrazione e della città intera, per la morte, avvenuta questa mattina, del vescovo emerito monsignor Pietro Bottaccioli.
"E’ una perdita grave quella che ha colpito oggi l’intera comunità eugubina – dichiara Stirati - religiosa e laica insieme, con la scomparsa del vescovo Bottaccioli, per molti ‘don Pietrino’, appellativo affettuoso che gli era rimasto dalla reggenza per anni della parrocchia di San Domenico. Anche se da tempo malato e amorevolmente assistito tra gli altri dal suo successore Mario Ceccobelli che lo aveva voluto da subito al suo fianco, il lutto è una ferita vissuta con corale partecipazione. E’ un altro pezzo importante di storia che se ne va ma ci lascia il ricordo presente del suo apostolato, della sua umanità, del suo profondo legame con la città, della generosità e della simpatia che lo contraddistinguevano unitamente ad una caratura intellettuale che tante prove ha dato nel corso degli anni, da ultimo con la pubblicazione sulla storia della Diocesi, scritta con la capacità espressiva che gli derivava anche dall’essere anche decano dei giornalisti cattolici umbri: una documentazione accurata e appassionata, a vantaggio nostro e dei posteri ».
Anche l'ex sindaco di Gubbio, Goracci affida ad una nota il ricordo di mons. Bottaccioli:
"Pietro Bottaccioli ha segnato quasi 70 anni della storia della Chiesa eugubina. La sua scomparsa rappresenta una perdita grave per Gubbio, per la diocesi tutta e per l’Umbria intera.
Seminarista, Sacerdote, Parroco, Vescovo, Pastore, personaggio pubblico, un po’ tutti lo conoscevamo da sempre.
Io ho avuto l’onore e il piacere di interloquire e collaborare con “ Don Pietrino”, anche quale sindaco di Gubbio. Nel 2001 non ero il sindaco che lui si aspettava, ma, l’ho sempre detto e lo ribadisco a maggior ragione oggi, con me si è sempre comportato con lealtà, correttezza, profondo rispetto, manifestando sempre un grande spirito di collaborazione nell’interesse della comunità. Cose più “ordinarie” come l’avvio della “regolarizzazione urbanistica” di quasi tutte le aree parrocchiali dove operavano (e ancor più operano positivamente oggi) circoli parrocchiali Anspi. I contatti, gli accordi e la predisposizione degli atti per mantenere ed estendere la presenza della LUMSA a Gubbio. Ma la cosa più importante che voglio ricordare è stato il suo aiuto “tecnico” e gli utili suggerimenti formali per scrivere la lettera a Papa Giovanni Paolo II nel 2004 dove, da sindaco comunista e laico, sottolineavo l’importanza che la presenza a Gubbio del successore di Ubaldo Baldassini aveva per l’intera comunità civile e religiosa.
Uomo semplice, mite, sempre disponibile al dialogo e al confronto, dotato di intelligente ironia, è stato giornalista, scrittore, intellettuale di spessore.
Il vuoto che la sua scomparsa lascia sarà incolmabile, quello che ha fatto rappresenterà una ricchezza per i tempi a venire".
Gubbio/Gualdo Tadino
22/01/2017 12:32
Redazione