Acqua sul fuoco delle polemiche per il taglio di tre classi all'istituto di istruzione superiore "Casimiri" di Gualdo Tadino. E' quanto punta a fare la dirigente scolastica dell'istituto gualdese, Francesca Cencetti, dopo le polemiche dei giorni scorsi, con una nota di precisazione:
"La terza classe Cat, in seguito all'azione immediatamente attivata dalla Dirigente prof.ssa Francesca Cencetti sull'Ufficio Scolastico Regionale, è stata reintegrata - esordisce la nota - Per quanto concerne gli altri due tagli, va detto con nettezza che il "Casimiri" risente, come molte altre realtà locali, di un disegno di contenimento della spesa pubblica, comprendente anche la scuola, in atto a livello nazionale. Questo non toglie che il "Casimiri" sta mantenendo, anche in queste ore, un filo diretto con l'USR per scongiurare, entro i termini meramente quantitativi comunque stabiliti dalla normativa, i tagli previsti. La dirigenza e gli organi istituzionali del "Casimiri" conducono da anni tutte le iniziative possibili per fare del polo gualdese un centro di riferimento per tutta la fascia, con una serie di iniziative, anche istituzionali, costanti e qualificanti".
Ma la nota polemizza anche sulle uscite politiche di queste ultime ore: "Quello che suscita stupore e indignazione è che talune forze politiche gualdesi, che, sovente e unilateralmente, si auto-proclamano interpreti uniche di attività tese al conseguimento del bene comune, facciano della scuola la vera e propria palestra in cui esercitare, con totale sprezzo del reale interesse della comunità, battaglie politiche, che non hanno nulla a che vedere con le reali finalità che la comunità scolastica educante si propone. Il "Casimiri" si oppone radicalmente a questa sistematica strumentalizzazione politica che viene messa in atto da taluni soggetti pubblici. Soggetti che dovrebbero, in frangenti di difficoltà come questo, richiamare all'unità degli intenti, delle finalità e dell'azione da porre in atto".
Infine una riflessione legata anche alla provenienza esogenza di molti studenti al "Casimiri":
"Rimane singolare che la metà della popolazione scolastica del "Casimiri" provenga da fuori comune, dove evidentemente la qualità degli studi e della formazione offerte dall'Istituto vengono riconosciuti. L'Istituto "Casimiri" auspica che, finalmente, le forze politiche, concordemente e consapevoli delle responsabilità che loro competono di fronte alla popolazione, decidano non solo di desistere dall'utilizzo pretestuoso della scuola per l'ingaggio di polemiche strumentali e tutte interne agli equilibri politici stessi, ma soprattutto siano capaci, insieme alla scuola e alla comunità tutta, di unire le forze e di salvaguardare, nell'interesse superiore di tutta la comunità, i nostri diritti, che sorgono dalla scuola e su di essa si sorreggono".
Gubbio/Gualdo Tadino
24/06/2017 09:20
Redazione