Ad un anno dal sisma del 24 agosto 2016, la Lega Nord dell'Umbria fa il punto di quelle che definisce "le storture di una gestione post sisma inefficace e inadatta".
A fare l'elenco di cio' che non sta funzionando, con foto e video delle zone visitate, sono stati questa mattina a Palazzo Cesaroni il vice segretario regionale Virginio Caparvi, il capogruppo in consiglio regionale Emanuele Fiorini e il consigliere Valerio Mancini.
"La situazione non e' confortante - ha esordito Caparvi - non si e' operato come si sarebbe dovuto. Abbiamo visitato frazioni di Norcia in cui il riscaldamento se lo sono comprato i cittadini, il governo ha fatto le passerelle che doveva ma non e' abbastanza. Chi vive in quei luoghi e' in stato di precarieta'. La delocalizzazione e' irrisoria con 350 euro al metro quadro, il contributo per il mancato guadagno si e' risolto in pochissime migliaia di euro". Secondo Fiorini, le criticita' piu' evidenti riguardano ancora oggi la viabilita' e le casette.
"Ci sono degli aspetti che il Pd e la Marini non raccontano ma dei quali la gente si lamenta - ha spiegato - a Norcia, Cascia e Preci, di 783 Sae necessarie ne sono state consegnate solo 137.Le procedure sono lente, i permessi non arrivano, crediamo che ci vorrebbero processi piu' snelli e veloci".