Da mercoledì 24 maggio e fino al 21 settembre la statale Contessa sarà interessata da lavori di adeguamento delle barriere , risanamento dei giunti di dilatazione e impermeabilizzazione del ponte che si trova prima della galleria .
260 mila euro l'importo dei lavori che comporteranno la regolamentazione del traffico con un impianto semaforico e senso unico alternato, ma soprattutto il divieto di transito per mezzi con peso a pieno carico superiore a 30 tonnellate .
4 mesi d'inferno , dunque, e non solo per il caldo estivo, su quel tratto di strada, arteria fondamentale di collegamento Umbria – Marche per i mezzi pesanti e via naturale da e per il mare .
Caldo era anche il clima stamani in sala consiliare a Gubbio, dove autotrasportatori e ristoratori della Contessa hanno incontrato i funzionari della Provincia , area viabilità, insieme al sindaco Filippo Stirati per trovare una soluzione ad un problema per loro serissimo.
Il divieto di transito ai mezzi sopra le 30 tonnellate significa escludere di fatto tutti i camion a pieno carico che dovranno scegliere vie alternative, la E45 se sono diretti da Cesena in su, la Pian d'Assino fino a Branca e poi la Perugia - Ancona se sono diretti nelle basse Marche . Chi invece, e non sono pochi , viaggia quotidianamente tra il pesarese e l'eugubino dovrà optare per la Pian d'Assino e proseguire poi sulla vecchia Flaminia , passando per Sigillo, Costacciaro , Scheggia e scendere lungo tornanti strettissimi verso Pontericcioli. Non solo più strada ( almeno 50 km in più ), ma anche molto complessa e pericolosa per autoarticolati.
L'incontro di ieri è servito a trovare almeno qualche compromesso, seppur il problema resta, grazie anche allo sforzo economico messo in campo dalle attività imprenditoriali rappresentate stamani dall'avvocato Francesco Gagliardi, insieme a una decina di realtà economiche del versante marchigiano e alla ditta esecutrice dei lavori che ha consentito dal venerdì alla domenica sera, negli orari "caldi" per la circolazione stradale,di dotarsi di "movieri" che regoleranno lo scorrimento del traffico al posto dei semafori . Inoltre, sarà consentito ai mezzi pesanti senza carico di transitare nel viaggio di ritorno.
120 giorni di passione che gli operatori temono , nell'usanza tutta italiana, che alla fine 120 giorni non siano e il cantiere possa prolungarsi ulterioriormente. Si dicono pronti alle barricate al 121esimo giorno di lavori e non si ritengono pienamente soddisfatti dall'accordo . In particolare restano scontenti alcuni ristoratori che vivono, durante la settimana, degli introiti derivanti dal traffico dei mezzi pesanti, ora deviato altrove , come anche degli avventori in auto che sicuramente saranno stimolati, causa le lunghe code, a scegliere vie alternative. Chi pagherà il loro mancato introito? Avevano chiesto di ridurre i 120 giorni di lavori a 60 usando il doppio turno, ma la Provincia ha lapidariamente risposto che non è possibile .
Gubbio/Gualdo Tadino
20/05/2017 07:46
Redazione