"Ricostruire un sistema, che io oggi non vedo in questo Paese e che dovrebbe mettere assieme lo Stato con le Regioni, il mondo dell' industria con quello dell' Universita' , coinvolgendo i lavoratori. Per investire sulla qualita' del lavoro e sull' innovazione".
Questo il cuore dell' intervento di Maurizio Landini, segretario confederale della Cgil, che ha parlato al convegno organizzato dalla Cgil di Perugia sullo sviluppo economico-sociale in Umbria. A partire dalle numerose vertenze locali, soprattutto nel settore agroalimentare, da Nestle' -Perugina a Colussi, Landini ha analizzato le problematiche del mondo del lavoro italiano. "Si tratta di un limite anche politico - ha detto - perche' si e' preferito e si preferisce dare investimenti e decontribuzioni a pioggia per aumentare le assunzioni, che hanno favorito i contratti a termine e il lavoro precario, anziche' vincolarli al mantenimento delle produzioni e al rafforzamento del lavoro. Serve una determinata visione, un progetto d' insieme". Altro tema, secondo Landini, e' poi quello di favorire la crescita delle piccole imprese, che costituiscono la maggioranza delle aziende non solo in Umbria, ma in tutta Italia.