L'Umbria e' la seconda regione piu' amata dai turisti tedeschi. E' quanto ha dichiarato il consigliere delegato dell'Enit Fabio Lazzerini sulla base del rapporto presentato oggi in occasione dell'apertura del Padiglione Italia dell'Internationale Tourismus-Borse di Berlino a cui hanno preso parte il Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, Dario Franceschini, e l'imprenditore e fondatore di Eataly, Oscar Farinetti. Presente per l'Umbria il vicepresidente ed assessore regionale al turismo, Fabio Paparelli, che ha definito quello di Berlino "un importante appuntamento nel quale l'Umbria intende essere protagonista attraverso la presenza dei propri operatori che avranno modo di interagire direttamente con il mercato tedesco, inteso sia come clienti finali, sia come turismo organizzato". Spazio anche - riferisce un comunicato della Regione - ad eventi e attivita' di promozione oltre che a novita' pensate per obiettivi specifici, come quello del 'wedding' (cioe' dell'organizzazione di cerimonie nuziali, ndr). L'Umbria romantica si presentera' infatti domani al mercato tedesco con un appuntamento fissato alle 12, presso l'Area Conferenze ITB, Pad.1, 2/A Stand 101., dove verranno presentati i risultati e futuri sviluppi di LOVEMEIN UMBRIA, il progetto avviato dalla Regione nel 2016 per valorizzare il territorio come meta romantica. LOVEMEIN UMBRIA nasce da una collaborazione con LOVEMEIN ITALY, la piattaforma di Lunargento che dal 2012 promuove il wedding tourism in Italia a livello internazionale con una rete di wedding planner anche tedeschi. L'offerta romantica si rivolge a diversi target, dai giovani innamorati che vogliono scambiarsi la promessa d'amore in uno scenario naturale suggestivo, agli sposi che scelgono castelli e location del "cuore verde d'Italia" per dire si', fino alle coppie mature che cercano il relax dei borghi e l'enogastronomia d'eccellenza. "La Regione Umbria - dice Paparelli - continua a scommettere su questo segmento di mercato: i dati del 2015 parlano di fatturato di circa 17 milioni di euro derivanti dai matrimoni stranieri celebrati in Umbria, senza calcolare l'intero indotto, e 87 mila presenza straniere pari al 7% dei flussi turistici nazionali riferiti al settore. Con questi numeri - continua Paparelli - il wedding tourism rappresenta un comparto in forte crescita riuscendo a suscitare sempre maggiore interesse e sul quale la Regione ha deciso di investire in termini di qualificazione dell'offerta di promo-commercializzazione".