Jp, manifestazione lavoratori a Gaifana. Da Gualdo, Presciutti, allarme poverta': " Fondo solidarieta' gia' prosciugato"

Tre mesi e mezzo dalla fine della cassa integrazione per i lavoratori della Jp , dopodichè il salto nel buio per 350 famiglie a fronte di un piano industriale per il quale non ci sono i soldi per attuarlo , visto che l' accordo Porcarelli – banche per un prestito, di fatto al momento non esiste.

E' per lanciare questo grido di allarme che stamani a Gaifana alcuni degli oltre 300 lavoratori Jp si sono incontrai dando vita ad una protesta attiva: per dimostrare la loro voglia di lavorare e  non di vivere di sussidi, hanno ripilito l'area antistante i Vigili del Fuoco da erba e rifiuti.

A sostenere l'iniziativa i sindaci di Nocera Umbra Giovanni Bontempi e di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, quest'ultimo visibilmente preoccupato per i segnali di povertà che stanno emergendo nel suo territorio: al 31 maggio sono già terminati i fondi 2017 messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Comune per il sostegno alle famiglie nel pagare utenze e affitti.

A rappresentare il consiglio regionale Andrea Smacchi che, nell'annunciare per i primi giorni di luglio un incontro allo stabilimento Jp con il Governo, la Regione e i Comuni sul caso Merloni, ha riconosciuto le carenze delle istituzioni che in questi sette anni di vertenza non sono riuscite a sfruttare nulla dei soldi messi in campo dall'accordo di programma, nessun investimento utile al reimpiego

L'attenzione dei sindacati oggi si appunta su due binari: spingere perchè Jp abbia il prestito dalle banche e ottenere un anno di proroga della cassa integrazione in scadenza a settembre

Dalla Rsu Luciano Recchioni ha detto chiaramente che quella odierna non sarà l'ultima maifestazione per vedere riconosciuto il diritto al lavoro: " Non ci fermeremo qui" ha dichiarato . Ma Jp è solo l'apice di un territorio povero che impoverisce sempre di più: a fare il quadro di quello che sta accandendo iN Alto Chiascioè stato Alessandro Piergentili della Cgil che ha richiamato tutti ad un patto sociale senza precedenti e per il quale ora non è più possibile rinviare