Viene commemorato oggi come decretato dal Parlamento italiano ormai da più di tre lustri il “Giorno del Ricordo”, da celebrare ogni anno il 10 febbraio, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe. La tragedia delle Foibe(grandi inghiottoi tipici della zona carsica) si può datare nella fase finale del secondo conflitto bellico mondiale tra il 1943 e il 1945, quando i partigiani comunisti jugoslavi gettarono migliaia di italiani dentro queste cavità naturali dopo averli uccisi o addirittura ancora in vita. Ma seguì anche un altro dramma, costituito dagli esuli istriano-dalmati, costretti ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, seguita alla sconfitta dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale. E di questo e molto altro parleremo stasera, ore 20.55, in un edizione da non perdere del nostro “Tg Plus”: ospite collegato tramite Skype sarà Franco Papetti, presidente associazione nazionale “Fiumani italiani nel Mondo” che raggruppa la popolazione della cittadina di Fiume(città croata ma che fa parte della regione geografica italiana e solo dal 1947 annessa all'allora Jugoslavia) che esodo' dopo la seconda guerra mondiale. Di 43mila abitanti cher erano di lingua e cultura italiana ne esodarno più di 38mila e l'associazione porta avanti la cultura, la storia e la tradizione della popolazione italiana di Fiume. Papetti ricorderà proprio i principali tratti storici dei massacri delle Foibe ai danni di militari e civili giuliani con circa 10000 vittime stimate con aneddotti e narrazioni di grande impatto per, appunto, non dimenticare un eccidio italiano che va oltre ogni tempo ed ideologia.