Non potrà mai dire Dante Alighieri che non ha avuto un consiglio comunale a lui dedicato convocato e svolto con tutti i crismi dell'ufficialità, dalla sonata del campanone alle ore 11.30 che ha convocato i consiglieri a Palazzo Pretorio, al presidente Giuseppe Biancarelli che ha invitato i presenti a seguire la prassi che il regolamento comunale prevede, al sindaco Filippo Stirati che , fascia tricolore indosso, ha letto e spiegato le ragioni del consiglio, al gruppo di opposizione dei 5 stelle che ha presentato un emendamento all'ordine del giorno in discussione, fino alla votazione finale. Gubbio si è svegliata questa mattina , nel primo giorno del festival del Medioevo, con la volontà di esperire un atto formale : chiedere scusa alla memoria di Dante Alighieri esiliato dalla sua Firenze con l'accusa infamante di baratteria da un podestà che al secolo si chiamava Cante Gabrielli ed era di Gubbio . L'iniziativa era stata dell'attuale classe IV E del Cassata Gattapone, dei suoi studenti che avevano chiesto al sindaco Stirati di celebrare con un consiglio comunale le scuse al sommo poeta. Detto fatto : la richiesta è diventata realtà. Stirati ha contestualizzato l'esilio di dante nel periodo storico d'inizio Trecento ed ha chiaramente fatto capire che le scuse, oltre che sentite, servono a candidare Gubbio tra il manipolo di città che nel 2020- 2021 celebreranno iniziative per il centenario dalla morte del Sommo Poeta. Se il consiglio comunale ha dunque rivolto le sue scuse ufficiali , domani sera alle ore 21 ( ingresso libero ) alla Sperelliana sarà il teatro della Fama con la "Compagnia luoghi invisibili" a meditare sulle scuse a Dante Alighieri, con un reading scritto da Anna Boninsegni dal titolo " Se l'eugubino Cante Gabrielli non avesse condannato all'esilio Dante, il sommo poeta avrebbe scritto la divina commedia ?".