Un grande successo di partecipazione e di calore per una comunità che si è ritrovata all'insegna di una delle più antiche tradizioni. Centinaia di persone hanno partecipato ieri sera a Gubbio all'itinerario dei Focaroni, antica tradizione perpetrata da secoli alla vigilia della ricorrenza di San Giuseppe. E da quest'anno, quella che era una semplice consuetudine rinnovata spontaneamente in città come nelle campagne, è diventata un appuntamento vero e proprio organizzato dall'Universita dei Falegnami in collaborazione con le associazioni di quartiere, il Maggio Eugubino e il Comune. Un'organizzazione che non ha fatto venir meno la spontaneità e soprattutto la partecipazione del volontariato, vera anima dell'iniziativa. È così dalle19,30 fino alle21 si sono susseguite le accensioni dei falò, in un vero e proprio percorso cittadino che ha attirato tantissimi eugubini ma anche diversi turisti presenti in una serata favorita anche dal clima gradevole. Il primo Focarone ad accendersi è stato quello di Sant'Andrea lungo via Dante, quindi è stata la volta di San Pietro nell'omonima piazza. A seguire il Focarone di San Giuliano a lizzano sul letto del fiume Camignano. Poche centinaia di metri più a nord, sempre sul letto del torrente che scende dalla Gola del Bottaccione ha preso ad ardere il Focarone del quartiere di San Martino. Un'ideale staffetta che è stata accompagnata anche dalla degustazione di piatti e pietanze con tanto di vino e dolci. E soprattutto dall'atmosfera dell "stare insieme" che è il sale di questa tradizione.