Non ha voluto attendere neanche 1 secondo in più dopo la firma. E già si è presentato in campo per il primo allenamento. E' Dino Pagliari, 60 anni, da Macerata, il nuovo allenatore del Gubbio. A lui - insieme al secondo Maurizio Tacchi - sono state affidate le chiavi della squadra dopo l'esonero di Cornacchini, insieme al secondo Tasso, avvenuto all'indomani della quarta sconfitta in cinque gare in campionato. Un avvio decisamente al di sotto delle attese, che ricorda quelli della gestione Marino del 2007 e dell'infausta serie B del 2012. Notari non ha voluto dare più tempo alla coppia su cui aveva riposto fiducia la scorsa estate. E allora ieri giornata frenetica di consultazioni, con incontri anche con Torrente, contatti con Galderisi, infine due opzioni: quella di Pagliari e del più giovane Michele Marcolini. Alla fine la scelta è caduta sul barbuto tecnico marchigiano, che nel suo pedigree da allenatore vanta piazze come Pisa e Lecce ma anche Lanciano, Ravenna e Frosinone. Ironia della sorte anche lo scorso anno fu chiamato a Viterbo per sostituire Cornacchini – a sua volta richiamato poi dal vulcanico Camilli, ma solo per pochi giorni. Da giocatore Pagliari – fratello di Giovanni, ex bandiera del Perugia – è stato invece con Fiorentina, Vicenza e Ternana.
Oggi è arrivata la firma dopo la notte di riflessione per gli ultimi dettagli, sia da parte di patron Notari – che ieri aveva sostanzialmente anticipato la sua scelta in diretta a “Fuorigioco” - sia per il trainer maceratese. Che raccoglie la sfida e si mette in gioco per portare il Gubbio fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica.
L'inizio sarà dei più severi, con un doppio impegno in 4 giorni: domenica al Barbetti arriva il Sudtirol, mentre giovedì 5 ottobre – la data inizialmente fissata per il 4 è stata posticipata oggi al giorno successivo – ci sarà la difficilissima trasferta a Pordenone contro la capolista.
Delle sue gesta da tecnico, i tifosi perugini in particolari hanno amari ricordi: che risalgono alla stagione 2012-2013 quando con il suo Pisa eliminò il Perugia dalla semifinale playoff per salire in B, cogliendo il 2-2 con gol di Favasuli nei minuti finali al Renato Curi. In finale perderà contro il Latina.
Ha vinto un campionato con il Ravenna, che ha portato in serie B nel 2007. Mentre è subentrato a due nomi che oggi figurano nelle panchine di serie A: ha sostituito Di Francesco a Lanciano e Semplici a Pisa.
Da giovane passava per essere hippy, tanto che si diceva che girasse per Firenze con una gallina al guinzaglio, un po' come il Gigi Meroni torinista.
A Gubbio, città dei matti, il suo carattere istrionico magari lo farà sentire a suo agio. Ma sarà il campo, a cominciare da domenica, ad essere l'unico spietato giudice di questa scommessa.
Gubbio/Gualdo Tadino
26/09/2017 18:06
Redazione