Dopo il giudice di pace, riottenuto grazie ad un accordo con il Comune di Gualdo Tadino per la condivisione del servizio oggi sito in via Cavour; dopo l'archivio di Stato , salvato alemeno per i prossimi 5 anni grazie ad un accordo di comodato d'uso gratuito siglato tra l'Archivio di Stato stesso la la provincia francescana proprietaria dell'immobile , ora è scattata a Gubbio la corsa per salvare la sede Inps di Largo Steuchi . L'ente previdenziale, infatti, ha varato su scala nazionale un piano di contenimento della spesa che prevede la chiusura entro l'anno di tutte quelle sedi a titolo oneroso, ovvero dove l'Inps paga l'affitto dei locali. A Gubbio la sede è di proprietà della Società Operaia ed oggi ha un'utenza di almeno 200 persone a settimana provenienti non solo da Gubbio, ma dall'intero comprensorio dell'Alto Chiascio. Oltre all'Inps, infatti, è presente in questo ufficio anche uno sportello Inail. La chiusura comporterebbe una perdita di un servizio importante per molti. Da qui l'interrogazione sulla questione presentata in consiglio comunale dal Movimento 5 stelle per chiedere al sindaco quale siano le strade intraprese dall'amministrazione comunale per scongiurare tutto questo. Stirati da parte sua ha ribadito la volontà del Comune di non perdere la sede Inps, ha tuttavia illustrato anche le difficoltà oggettive del problema: per salvare l'ufficio occorre un locale di almeno 300 metri quadrati a titolo gratuito. Ammesso che il Comune possa trovarlo, concederlo a titolo non oneroso pr l'Inps comporterebbe sicuramente l'intervento della Corte dei Conti. "La nostra volontà operativa di presrevare il servizio a Gubbio resta " ha detto Stirati , ma la corsa contro il tempo è già iniziata.