La chiesa di san Benedetto a Norcia, crollata il 30 ottobre 2016 dietro le sollecitazioni di un sisma , per intensità, senza precedenti in zona è solo la dimostrazione più recente di quanto fragile sia il patrimonio architettonico di fronte ad eventi naturali. L'altra immagine famosa è la volta della Basilica Superiore di Asssi crollata 20 anni fa, nel terremoto del 26 settembre 1997. Eppure non solo il sisma mette a rischio gli edifici storici: lo fa anche il clima, la pioggia battente e persino il vento, erodendo e spostando cm dopo cm chiese e palazzi. Lo sanno gli studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche che a Gubbio, coordinati dalla ricercatrice Giuseppina Padeletti , hanno avviato un monitoraggio tramite sensori sulle Mura urbiche e su Palazzo dei Consoli . Quest'ultimo, ad esempio, in una recente tempesta di vento, si è spostato di circa 1 cm. Si è parlato di questo a Palazzo Pretorio nel worshop "Il progetto europeo Heracles: cambiamenti climatici e difesa del patrimonio culturale", dove è stato illustrato il progetto, finanziato per 6 milioni e mezzo di euro direttamente dall'Unione Europea , in cui Gubbio è città capofila per l'Italia . Nel dettaglio, si tratta di un piano triennale di monitoraggio e rilievo di beni culturali al fine di conoscerli meglio e costatare come il clima e gli eventi naturali possano influire sulla loro conservazione . Una serie di sensori da qui al 2019 rileveranno i parametri vitali ( temperatura, umidità, movimenti ) di Palazzo dei Consoli e del tratto alto delle mura urbiche, quello che va dalla Porta di San Girolamo fino al Torrione . Nel frattempo un satellite e un drone rileveranno, con un margine d'errore inferiore al millimetro, questi monumenti, dandone riproduzione cartigrafica esatta. Tutti i dati confluiranno in un database, che resterà a disposizione del Comune di Gubbio e che rappresenterà la più completa ed esatta mappaura esistente di queste strutture, punto di partenza per capire come difenderle. "I frutti non sono immediati – ha detto il sindaco Stirati intervenendo al convegno - ma occorre pensare e progettare a lungo termine, al di là delle urgenze e problematiche contingenti, che pure un’amministrazione deve affrontare". Il progetto Heracles nasce da un consorzio di 16 istituzioni che vede insieme al Comune di Gubbio e al Cnr, l'Università di Perugia , ma anche soggetti privati italiani come Finmeccanica e la E Geos spa. Essendo un progetto europeo, coinvoge anche partner d'oltralpe , in particolare istituti ed enti di Germania, Francia, Austria , Belgio, Portogallo e Grecia. Quest'ultima in particolare è partner al 50% di Heracles , il cui nome nasce proprio dalla scelta di Creta accanto a Gubbio come luogo dove effettuare il monitoraggio dei beni culturali . Templi e siti archeologici dell'antica Heraclion saranno, come Palazzo dei Consoli, oggetti di studio per capire quanto il clima e i suoi cambianti abbiano inciso e potranno incidere sulla loro integrità. Un progetto che ha attirato anche l'attenzione dell'editorialista del Corriere della Sera, Sergio Rizzo, presente ieri a Gubbio tra i relatori del convegno, a poche settimane dalla sua presenza per "L'Oro di Gubbio".
Gubbio/Gualdo Tadino
06/06/2017 12:26
Redazione