La maggioranza consiliare a Gubbio perde pezzi, ma la giunta di contro si rinsalda. Sono i due volti di una medaglia, ovvero la fine legislatura del secondo Governo Stirati, che a sei mesi dal voto amministrativo del 2024 tira dritto verso la meta zigzagando tra i malumori politici, cercando di mantenere il più possibile l'immagine di compatezza e chiudendo alcuni dei "cantieri amministrativi" portati avanti sino a qui.
Nella settimanale conferenza stampa il sindaco Stirati commenta velocemente l'uscita dalla maggioranza dei consiglieri Martinelli, Brunetti e Minelli confluiti nel gruppo misto: "Non ero stato informato preventivamente " dice, lanciando loro poi un monito:"Non ho motivo di credere che non venga approvato il bilancio di previsione che chiuderemo entro l'anno".
Sul rientro in giunta dell'assessore Gabriele Damiani, Stirati spiega che le deleghe saranno riassegnate perchè le dimissioni non nascevano da contrasti politici in giunta; l'assessore in effetti aveva dichiarato anche ai microfoni di Trg che il problema era semmai di carattere burocratico, legato ad un difficile rapporto con le strutture apicali di settore che dunque ora si vedrà se e in che misura saranno superate.
Sul fronte amministrativo, il 18 dicembre è confermata la riapertura della statale Contessa come già anticipato da TRG e si risolve positivamente la diatriba tra Comune e Polizia Locale sull'indennità di vigilanza esterna che aveva portato anche a scioperi. Alla fine, ha spiegato l'assessore al personale Rita Cecchetti, si è arrivati a 4 euro di indennità per 10 posizioni; indennità riconosciute anche ad altre figure che operano in esterna, assistenti sociali, operai e messi notificatori. Nel complesso il Comune distribuirà per le annualità 2023 e 2024, 150 mila euro di progressioni economiche divise in due tranche che andranno a toccare a ruota tutti i settori.