Gubbio Cultura e Multiservizi: il consiglio comunale vara la liquidazione

La Gubbio Cultura e Multiservizi, la partecipata del Comune eugubino che ad oggi si occupa della gestione dei musei cittadini, della farmacia comunale, dei parcheggi, della scuola comunale di musica e di quella di liuteria, verrà liquidata. Le motivazioni sono state espresse stamane dal sindaco Filippo Stirati nel suo intervento in consiglio comunale : la società ha un passivo di 1 milione e 35 mila euro al quale vanno aggiunti 400 mila euro di somme dovute a creditori e un bilancio 2015 non approvato . Il codice civile impone al socio unico non solo di prendere atto di questa situazione, ma di porvi rimedio con decisioni immediate e quella scelta dall'amministrazione comunale, di concerto con il nuovo amministratore unico Alessandro Brunetti, è di metterla in liquidazione, usando questo lasso di tempo per capire come possa essere rilanciata. Nella peggiore delle ipotesi si profila la chiusura. Del pacchetto complessivo, 800 mila euro sono i debiti che la società ha verso il Comune di Gubbio , proventi dei parcheggi non versanti alla tesoreria comunale, creando una situazione singolare, se non paradossale, in cui l'ente pubblico è socio e al tempo stesso creditore della Gubbio Multiservizi: da quel pacchetto si partirà per agevolare la società partecipata nel suo rilancio, ma le modalità – ha detto il sindaco Stirati – saranno affrontate in un secondo momento . Quello che è certo è che l'amministrazione comunale, ha detto il sindaco, resterà ferma nella volontà di salvare ' usque ad sanguinem' i posti di lavoro ( una ventina i contratti a tempo indeterminato ) e i servizi, seppur forse riprendendo in seno all'ente pubblico la scuola di musica e liuteria. Questo sul piano strettamente tecnico economico: su quello politico, Stirati ha ribadito l'estraneità di questa amministrazione al collasso della Multiservizi : 'Abbiamo ereditato questa situazione , approvato un solo bilancio 2014 presentatoci addirittura con un piccolo avanzo – ha detto – Ora non si può pensare che tutto sia precipitato così in soli 2 anni , quelli in cui abbiamo assunto il governo“. Ci sono dunque per il sindaco responsabilità che andranno trovate. Non dello stesso avviso le opposizioni che con i 5 stelle ad inizio seduta avevano chiesto di rinviare il punto perchè a loro mancanti gli strumenti per valutare la questione. Per Lupini di Gubbio Libera - Rifondazione il sindaco conosceva la situazione già da tempo, da quando in sede di bilancio ha accantonato 240 mila euro per il ripianamento dei debiti della Gubbio Cultura . Non solo: 'Questa amministrazione – ha detto – ha contribuito al dissesto non ricapitalizzando quando già dal 2014 le era stato chiesto dall'amministratore Tanganelli e addossando alla Gubbio cultura la gestione di servizi – vedi museo della civiltà contadina – senza prevedere ricadute economiche positive per la società“. Dello stesso avviso Gagliardi del centro destra che ha già portato le carte alla Corte dei Conti e accusa il sindaco di omesso controllo su una società che perde 30 mila euro al mese .'Ce ne accorgiamo solo ora ? ' Si chiede. Quanto al futuro : se si crede nella Gubbio Cultura le si diano le gambe per camminare, affidandole ad esempio la gestione di eventi come il Natale che oggi, come nel 2015, con un bando si vanno ad assegnare a terzi. Mariucci dei 5 stelle , solleva anch'ella il mancato controllo da parte dell'ente comunale che non si è accorta anche di un conflitto d'interessi, quando la Gubbio Cultura spostava la contabilità da uno studio commerciale ad un altro facente riferimento al suo amministratore delegato pregresso. Il tutto in un clima di nervi tesi in aula, con ripetute querelle tra il presidente dell'assemblea Giuseppe Biancarelli e le minoranze e non, circa le modalità di svolgimento del consiglio .