E' risultato positivo all'antidoping ma non e' un cavallo da corsa o un atleta quanto piuttosto uno dei "somari" che hanno gareggiato alla scorsa edizione dei Giochi De le Porte di Gualdo Tadino.
Si tratta di quello della Porta di San Martino, Cesare il nome, che lo aveva preso in affitto da una stalla fuori regione per la rievocazione storica. Si era comunque piazzato terzo nella corsa a carretto e secondo in quella a pelo. Con il rione classificatosi all'ultimo posto. A quanto risulta, l'asino e' risultato positivo allo stanozololo, principio attivo anabolizzante derivato dal testosterone rintracciabile in prodotti commerciali per cani e in medicinali veterinari somministrati per infiltrazione.
"Dal 2006 tutti i somari che partecipano alla gara del Palio di San Michele Arcangelo, vengono sottoposti ad analisi delle urine antidoping post gara e finora mai nessun animale e' risultato positivo" ha detto oggi Sandro Bianchini, veterinario dell'Ente Giochi nonche' presidente dell'Ordine dei medici veterinari di Perugia. "Questa procedura di prelievo - ha aggiunto - e' garanzia di tutela per l'animale e da' credibilita' ad una gara folklorica ma pur sempre attivita' agonistica". Cesare e' un somaro affittato da Porta San Martino per la gara e arrivato nella sua stalla 45 giorni circa prima della disputa. La sostanza che ha portato alla positivita' al doping - ha spiegato il veterinario - in un cavallo ha un tempo di sospensione di 70 giorni circa, mentre nei somari, a causa del piu' lento metabolismo potrebbe essere rilevabile anche dopo 90. L'animale quindi potrebbe essere stato sottoposto a trattamento per problemi muscolari o cartillaginei o altro e magari non essere stato comunicato alla stalla o alla Asl, ma sono ipotesi in via di accertamento. Sergio Ponti presidente dell'Ente ha sottolineato che "tutte e quattro le porte di Gualdo Tadino tengono al benessere degli animali e alla correttezza che ormai dimostrano da anni attenendosi al regolamento (art. 118)". "Ci stiamo muovendo celermente per fare chiarezza su questo spiacevole fatto. Credo nella bonta' del mio operato e in quella dei miei collaboratori, che nell'anno della mia gestione si sono distinti nell'ambito del sociale e dell'associativismo", le parole di Lucio Giombini priore di Porta San Martino.