Riacquista all'asta, con soldi provenienti da evasione fiscale, i suoi immobili pignorati e li riaffitta sul mercato. Arriva da Gualdo Tadino la presunta truffa messa in atto da un imprenditore a cui la Guardia di Finanza ha sequestrato immobili per circa 1 milione e mezzo di euro e per il quale la Procura ha aperto un fascicolo per il reato di autoriciclaggio. Il sequestro riguarda un complesso commerciale costituito da 12 unità immobiliari e un terreno nel territorio gualdese che erano finiti all'asta a seguito di un pignoramento a carico di un imprenditore. Lo stesso li aveva riaquistati creando per lo scopo, 23 giorni prima dell'asta giudiziaria, una società con sede a Torgiano, una srl che tra i soci annoverava il genero dell'imprenditore e una società estera con sede a Bratislava nella Slovacchia. Le indagini hanno svelato che anche questa società estera aveva come azionista di riferimento l'imprenditore pignorato.
Nel complesso sistema messo in atto, la srl di Torgiano acquistava gli immobili usando i soldi evasi al fisco tra il 2013 e il 2018 dall'imprenditore pignorato per poi riaffittarli alla società della figlia dell'indagato. Un sistema articolato, che consentiva così anche di "ripulire" denaro evaso e che, dopo accurate indagini della Tenenza di Gubbio, è stato ricostruito nella sua interezza. Ad oggi sono stati apposti i sigilli apposti al centro commerciale e al terreno acquisitato dalla neo società per un valore di 1 milione 500 mila euro.