C'e' l'impronta del diesse eugubino Stefano Giammarioli nella rocambolesca promozione della Cremonese in serie B, dove la società lombarda torna dopo 11 anni. Una rincorsa lunga, con l'Alessandria che ha avuto ben 11 punti di vantaggio sui grigiorossi quando si era circa a metà campionato. Alla fine l'inseguimento è culminato nel sorpasso, e alla fine le due squadre sono approdate appaiate in vetta ma con la Cremonese forte del vantaggio dagli scontri diretti a favore. Il 3-2 di sabato contro il Racing Roma, scaturito solo all'87', ha poi aperto i festeggiamenti: "Una promozione al cardiopalma - racconta Giammarioli a TRG nell'intervista che sarà trasmessa integralmente stasera nella rubrica "Il Rosso e il Blu" nel corso della 35ma puntata di "Fuorigioco" (ore 21 TRG). "E una delle più belle soddisfazione sono gli attestati di stima e amicizia giunti da Gubbio, dove sono tornato ovviamente per la prima domenica di maggio e per il primo contatto con i Ceri. Ma è stato un continuo di abbracci e congratulazioni che mi fanno piacere e mi inorgogliscono".
La differenza con i successi di Gubbio di 6 anni fa? "Sicuramente ho lavorato con un budget molto diverso, ben superiore a quello che era possibile auspicare qui a Gubbio. Ma giocare con la pressione di dover vincere non è facile e non sempre i budget importanti si traducono in vittoria. Quindi questa vittoria vale tanto".
Infine due parole sui rossoblù: "Posso solo fare i complimenti a tutti, dalla societùà, al diesse a mister Magi, che non conoscevo ma che in due stagioni ha fatto grandissime cose a Gubbio. Ora i playoff sono una roulette e per fortuna a Cremona li abbiamo "scampati". Però chi gioca leggero e senza condizionamenti può essere avvantaggiato, dunque il Gubbio deve restare se stesso. E potrebbe diventare una sorpresa".