"Lo sport deve essere visto come strumento per aiutare le persone nei momenti più difficili, che veicola valori come quelli della fratellanza, dell'inclusione, della solidarietà e dell'amicizia".
È quanto affermato da Luca Pancalli, presidente nazionale del Cip (Comitato Italiano Paralimpico), intervenuto ieri al convegno nazionale promosso dal Panathlon International Clitunno presso la sala Rossa di palazzo Trinci a Foligno.
L'iniziativa è stata organizzata in occasione dei 25 anni dalla nascita del Club con lo scopo di onorare la memoria del primo presidente e fondatore Ferdinando Rossi, anche ex presidente del Coni Umbria, per l'impulso dato allo sport ed ai suoi valori.
"I valori che trasmette il cristianesimo – ha proseguito Pancalli - sono simili a quelli dello sport in quanto pongono le persone al centro di tutto. Lo sport deve essere uno strumento attivo per il territorio, di cultura. Personaggi paralimpici come Bebe Vio, Giusy Versace, Alex Zanardi ed Annalisa Minetti offrono un servizio al paese. Sono testimonial di come hanno saputo trasformare un loro momento difficile in un qualche cosa di positivo diventando protagonisti del loro vivere quotidiano. Le paralimpiadi devono essere viste come uno strumento per contagiare virtuosamente la società su questo tema".
I lavori del convegno sono stati moderati da Francesco Emanuele, presidente Panathlon International Club Clitunno.
Oltre a Luca Pancalli hanno relazionato mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto e presidente Conferenza Episcopale Umbra, Roberto Fabbricini, segretario Generale del Coni, Edio Costantini, presidente della fondazione "Giovanni Paolo II" per lo sport e consultore del Pontificio consiglio della cultura, Roberto Segatori, sociologo dell'Università degli studi di Perugia, mons. Vittorio Peri, vicario Episcopale per la cultura ed autore del libro "Fede e sport".
Foligno/Spoleto
21/10/2017 08:35
Redazione