Una Fondazione che possa garantire continuità alla manifestazione e la sua permanenza a Gubbio, coinvolgendo soggetti istituzionali e privati già impegnati o che potrebbero essere coinvolti. E un cartellone 2017 che conferma la qualità assoluta della rassegna, dando a Gubbio un ruolo primario. Sono i temi caratterizzanti la conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Pretorio per la presentazione del Festival del Medioevo: una terza tappa dopo quelle di Milano e Perugia, che ha visto la presenza del sindaco Filippo Stirati e dell'ideatore della kermesse, Federico Fioravanti, ma che è stata l'occasione per focalizzare l'attenzione sugli appuntamenti squisitamente legati alla città.
Nella sua prolusione introduttiva, il sindaco ha ribadito che dopo appena tre anni la manifestazione è più che matura, con un cliscè consolidato, un profilo estremamente accattivante: che coniuga l'alto specialismo e personalità di spicco con la capacità di rivolgersi al grande pubblico.
“Stiamo pensando anche per questo ad assumere una forma giuridica quale una Fondazione con la presenza delle istituzioni fondamentali – ha precisato Stirati che già aveva accennato a questo tema a Perugia, ma oggi lo fa con maggiore convinzione – Cercheremo di coinvolgere pubblico e privato, come la Fondazione Carisp Perugia o i soggetti che possono sostenere il progetto in modo continuativo. Stirati anche aggiornato sul futuro del Centro Servizi S.Spirito, che è contenitore principale delle manifestazioni del Festival: Stiamo per riconsegnare definitivamente alla città il complesso di S.Spirito – ha detto - La società di gestione è agli sgoccioli della sua attività operativa: il Comune è pronto a riassumerne la gestione e si sta immaginando un appalto futuro affidata ad un bando per un soggetto che gestisca la struttura per tutte quelle finalità per le quali sembra vocata”.
Dalla sua invece Federico Fioravanti ha ricordato i tanti appuntamenti di spicco che coinvolgono direttamente la comunità eugubina anche per i temi trattati: in primis con gli incontri con gli autori, cuore della manifestazione, fin dal primo giorno, mercoledì 27 settembre. Dal Deserto dei monaci, raccontato da Alberto Luongo (che parlerà di Fonte avellana), alla relazione del prof. Dalarun su Francesco d'Assisi, per passare a giovedì con il ritorno del Prof, Micalizzi impegnato sul tema La città di pietra. Non mancherà un passaggio sui Riusi urbani, centri storici e contemporaneità (com Sergio Rizzo e Leopoldo Freyre), fino al confronto tra i discendenti di Dante Alighieri e Cante Gabrielli, venerdì alle 10 sempre centro servizi, con Anna Bioninsegni e i pronipoti dei due protagonisti dell'esilio, Sperello di Sèrego Alighieri e Antoine de Gabrielli.
Da non perdere mercoledì sera alla chiesa di San Francesco il concerto della Schola Gregoriana Assisiensis dedicato a S.Ubaldo, mentre sabato in piazza grande ci sarà l'omaggio del gruppo Sbandieratori al Festival, con 5 bandiere speciali di cui il presidente onorario Giuseppe Sebastiani ha mostrato in anteprima quella che riassume le 4 immagini piu significative, con il ritratto di Carlo Magno e del mosaico recentemente rinvenuto in Inghilterra ma appartenente agli scavi romani di Gubbio.
“Lavoriamo per la città e crediamo in questa manifestazione – ha detto Sebastiani. Fioravanti ha infine preannunciato un appuntamento privato alla sede di Tecla, a S.Marziale, con architetti italiani e stranieri per discutere della Carta di Gubbio (1960), carta urbanistica fondamentale. E infine l'incontro con gli appassionati di numismatica con Andrea Cavicchi dedicato al percorso evolutivo dalla prima moneta dei Montefeltro alla prima dei Della Rovere. Non mancheranno anche quest'anno la Fiera del libro Medioevale, che proporrà un'inedita edizione italiana de “I sette miracoli di Gubbio” edita dalla Fondazione Mazzatinti, e le rappresentazioni in costume promosse dalle associazioni quartieri e Maggio Eugubino che spazieranno per il centro storico nell'arco dei 4 giorni di Festival.
Gubbio/Gualdo Tadino
26/09/2017 08:20
Redazione