La E78 si completerà. E l'Umbria sarà ancor di più cerniera viaria del centro Italia.
E’ il messaggio che il vice ministro dei Trasporti Riccardo Nencini ha consegnato all’assemblea congiunta dei consigli comunali di Città di Castello e San Giustino sul tema “Infrastrutture in Altotevere: E78 e ferrovia” al termine di un dibattito che ha permesso di mettere a fuoco situazioni e prospettive delle arterie che interessano la regione e il territorio dell’Alta Valle del Tevere.
Il 2019 come data per l’appalto dei lavori per la realizzazione del tratto umbro della Grosseto-Fano e il 2023 come termine previsto per la conclusione dei cantieri della strada che attraversa Toscana, Umbria e Marche sono stati i riferimenti temporali fondamentali dati da Nencini in presenza della “certezza dei finanziamento da 100 milioni di euro per la prima volta stanziato dal Cipe nella storia”. A fare eco la presidente Catiuscia Marini che ha indicato la metà del 2018 come orizzonte per l’avvio della definizione del progetto esecutivo dell’infrastruttura da parte di Anas e quindi per il completamento della fase di partecipazione delle istituzioni e delle comunità locali per perfezionare le soluzioni tecniche che saranno adottate per il tracciato e l’inizio del 2018 come riferimento temporale per la riapertura della tratta Città di Castello-Perugia-Ponte San Giovanni della ex Fcu, dopo i lavori appena avviati con l’apertura dei cantieri di Umbertide e Trestina.
Soddisfazione è stata espressa dai due sindaci presenti, il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, che insieme al primo cittadino di San Giustino Paolo Fratini ha assicurato la massima attenzione sull’avanzamento degli interventi e il costante confronto con le comunità residenti sugli interventi che verranno eseguiti, con particolare riferimento alla E78.
A portare invece la posizione del Comune di Citerna è stato il sindaco Giuliana Falaschi, che ha dato “la massima disponibilità al confronto” e ha escluso ogni volontà di frapporre ostacoli al completamento della E78.
In sede di replica, Nencini e Marini hanno assicurato che ci saranno tutte le possibilità da parte delle istituzioni e delle comunità di dialogare con i progettisti per passare dall’attuale studio di fattibilità al piano esecutivo, con il vice ministro che ha garantito sulla riapertura a doppio senso della Guinza, anticipando che sarà oggetto di una valutazione tecnica sull’incidenza del traffico pesante, e ha chiarito che anche nelle Marche il tracciato non sarà interamente a quattro corsie, ma ci saranno tratti a due corsie.
Sulla Fcu Marini ha ribadito che l’intervento di ammodernamento anche tecnologico della linea sarà funzionale all’inserimento dell’itinerario tra quelli di interesse nazionale, nel quadro del passaggio a Rfi e Ferrovie dello Stato, evidenziando che questo sviluppo sarà orientato in direzione della connessione all’alta velocità, con fermate vicine alla nostra regione, e “permetterà di aprire anche a ipotesi che in passato non sono andate avanti.
Città di Castello/Umbertide
22/09/2017 16:00
Redazione