Edizione record per Slow foot, l’iniziativa promossa da Altotevere senza frontiere lo scorso fine settimana. Il percorso storico-naturalistico “Da Uviano a Castiglione di Bocca Serriola” fra architetture romaniche, chiese, mulini e siti fortificati ha visto la presenza di oltre 200 partecipanti. Una “camminata lenta” che ha coinvolto giovani, bambini, famiglie: Slow foot si è dimostrata un’iniziativa capace di appassionare davvero tutti all’insegna del gusto di stare insieme, per trascorrere una domenica diversa assaporando a ogni passo la bellezza che ci circonda. Guidati da Giovanni Cangi, esperto di storia e architettura del nostro territorio, i partecipanti hanno percorso un itinerario alla scoperta del medioevo altotiberino, lungo le antiche vie di valico dell’Appennino umbro-marchigiano, che ha toccato il borgo di Uviano, con la piccola chiesa che custodisce un antico affresco, il mulino di Sessa, i borghi fortificati di Coacri e di Caifirenze. Dopo il pranzo fra gli alberi di Bocca Serriola, il rientro alle auto per la panoramicissima strada sterrata che unisce La Cima e Il Grillo. Le offerte raccolte durante l’iniziativa saranno destinate ai progetti di volontariato dell’associazione, fortemente impegnata negli ultimi mesi nell’emergenza terremoto di Norcia-Amatrice. Sabato 20 maggio un gruppo di volontari di Altotevere senza frontiere sarà ad Amatrice, dove sarà consegnato alla popolazione un nuovo carico di beni di prima necessità raccolti nelle scorse settimane. Slow foot è uno degli eventi di avvicinamento al Festival della solidarietà, che tornerà nei giorni 14-15-16 luglio al parco Langer (Ansa del Tevere) di Città di Castello con il tema “Abitare i confini”. Tre giorni di eventi, concerti, mostre fotografiche, conferenze interamente dedicati alla promozione delle tematiche del volontariato e dell’impegno sociale che quest’anno taglierà il traguardo della settima edizione.