Per lo studio di progettazione milanese Freyrie -Flores, Piazza 40 Martiri a Gubbio dovrà essere prevalentemente pedonale e nel dire questo indica in un grafico l'area di esclusiva destinazione ai pedoni , un'area che a partire dall'attuale edicola inglobi tutta la via antistante le Logge, i giardini grandi e piccoli; solo la strada che corre a fianco della chiesa di San Francesco resterebbe aperta per consentire l'accesso a servizi come la farmacia. Pedonale la zona antistante la chiesa di San Francesco con pavimentazione della via che va alla Porta degli Ortacci .
E' una delle proposte discusse a Palazzo Pretorio in seconda commissione consiliare , relative al progetto "L'Oro di Gubbio , quattro scenari di rigenerazione urbana" affidato dal Comune allo studio milanese con l'intento di riquaficare aree della città oggi in sofferenza . Presenti l'architetto Leopoldo Freyre, che ha condotto lo studio e lo ha illustrato ai presenti, tra i quali il sindaco Stirati e il presidente della Commissione, Zebi.
La proposta per Piazza 40 Martiri, che conserverebbe i suoi giardini seppur rivisti sotto l'aspetto botanico delle specie presenti e che avrebbe spazi ben divisi tra aree pedonali e aree carrabili eliminando l'attuale promiscuità, non è l'unica. L'altro grande spazio urbano , Piazza Grande viene vista dallo studio milanese come una spledida opportunità oggi non sfruttata. Le proposte mirano a far riappropriare la piazza da parte dei cittadini e a riportare vita in un luogo che viene definito "quasi sempre deserto". La Piazza per i progettisti non va cambiata , è perfetta così come è, ma va riusata. Dalle sdraio per prendere il sole in estate, al mercato di fiori in primavera, fino ad appuntamenti cadenzati nell'anno o nel mese o nella settimana, come lo yoga all'aperto o eventi legati alla gastronomia tipica del luogo , la crescia ad esempio . Capitolo a parte per edifici caduti in disuso, partendo dalla palestra di San Pietro, dove si ipotizza la presenza di un mercato coperto dedicato ai prodotti a km zero del territorio e alle eccellenze della produzione agroalimentare , ma anche spazi per ospitare musica e piccoli spettacoli serali. Per l'ex Mattatoio (vedi foto) la destinazione è quella dilaboratorio di innovazione pe esempio di design applicato alla tradizione ceramica eugubina, ma anche ricerca ecologica per un uso green del cemento o la progettazione di app da applicare al turismo. Le modalità di finanziamento dei progetti sono di natura diversa da partenariati pubblio – privato al crowfunding.
Il quarto obiettivo è quello di fare di Gubbio un hub di bellezza che non potrà prescindere da un potenziamento dlela moblità pedonabile e ciclabile creando sentieri urbani adeguati, sia per i cittadini che per i turisti, il più possibili lontani dal traffico veicolare, adatti alle esigenze quotidiane così come alle passeggiate e allo sport. Devono essere segnalati, dignitosi, ben tenuti, illuminati e dotati di un minimo di attrezzatura per la sosta. Qui si inserisce anche la rigenerzione dell’asse est/ovest della città nuova da Viale Benedetto Croce fino al fondo di Leonardo da Vinci. Infine la rigenerazione sostenibile di Gubbio è possibile se la città è in grado di essere connessa con il contesto territoriale nazionale ed internazionale, sia per mettere in grado i suoi cittadini di muoversi facilmente e rapidamente, raggiungendo i nodi dell’alta Velocità e gli aeroporti, sia per attrarre un turismo di maggiore qualità e capacità di spesa. Per creare tali condizioni sarà necessario attivare un programma “smart land”, in collaborazione con Comuni e Regioni limitrofe, all’interno delle politiche di coesione e dei programmi delle “aree interne” già attivi, con lo scopo di assicurare comunicazioni efficienti, a basso costo ed ecosostenibili tra Gubbio e le dorsali tirrenica ed adriatica dell’alta velocità, oltre che il collegamento con gli aeroporti.
Gubbio/Gualdo Tadino
23/09/2017 11:11
Redazione