40 persone a Gualdo Tadino hanno fatto richiesta di un alloggio di edilizia popolare, 37 sono state ammesse in graduatoria. E' l'esito del bando pubblicato lo scorso marzo dal Comune per stilare una graduatoria a cui l'Ater, l'ente che gestisce l'edilizia popolare, potrà accedere per assegnare case nel momento in cui si libereranno. Molte a Gualdo Tadino sono nell'area della Monina, ma altre sono presenti anche a Roveto, Rigali e Biancospino. L'esito del bando, pubblicato in queste ore, è una fotografia sociale importante. Dei 37 ammessi, 8 sono di orgine italiana, gli altri sono per lo più nord africani seppur non mancano di provenienza balcanica. Per accedere al bando dovevano avere un Isee, ovvero un reddito familiare calcolato in base a stipendi, figli, stati patrimoniali, non superiore a 12 mila euro, ma di fatto solo un caso raggiunge i 9 mila, ben 14 persone dichiarano Isee 0 o non superante i 50 euro, privi dunque di reddito alcuno; 14 quelli che non arrivano a 5 mila euro, solo 6 quelli che superano tale soglia.
Per accedere al bando i richiedenti dovevano possedere cittadinanza italiana o di un paese che aderisce all’Unione Europea o di paesi che non aderiscono all’Unione Europea, purchè in regola con le vigenti norme in materia di immigrazione ; dovevano documentare una residenza o un'attività lavorativa nella Regione da almeno ventiquattro mesi consecutivi e nel territorio gualdese da almeno diciotto mesi consecutivi; ovviamente non dovevano essere proprietari di immobili.
Si tratta di criteri stabiliti dalla normativa regionale, con i Comuni che hanno potuto inserire solo alcuni piccoli correttivi.
Il risultato a Gualdo Tadino è stato di un'incidenza di stranieri , nella richiesta di abitazioni, pari al 78% .
Dal prossimo bando i criteri cambieranno : il consiglio regionale, infatti, su proposta della Lega Nord, ha approvato all'unanimità lo scorso giugno la modifica al testo della legge introducendo correttivi . Dietro lo slogan " Prima gli umbri" , la Lega ha voluto aumentare a 5 gli anni di residenza richiesti invece di 2 ; ha voluto l’esclusione per chi è titolare di beni mobili e immobili con valore superiore ai 10mila euro e per chi, in passato, ha occupato abusivamente un alloggio residenziale sociale pubblico. Le modifiche sono state contestate dai sindacati degli inquilini perchè, sostengono, andranno a colpire anche gli italiani : basterà avere un 'auto, dicono, per non essere più nei parametri .
Gubbio/Gualdo Tadino
08/08/2017 13:00
Redazione