E' da 'bollino rosso', secondo Facebook, la mostra in corso a Gualdo Tadino, di cui e' curatore Vittorio Sgarbi (co-curatore Antonio D'Amico), dal titolo 'Seduzione e potere', con dipinti che raccontano la bellezza femminile tra '500 e '700. "La mostra - racconta la direttrice del Polo museale gualdese, Catia Monacelli - e' frutto di una lunga ricerca durata mesi, e persegue squisitamente scopi culturali, artistici e di alta valenza didattica, con opere di grandissimi maestri dell'arte italiana, da Simone Peterzano, maestro di Caravaggio a Milano, ai Tiepolo Giambattista, Giandomenico e Lorenzo".
In pratica, il Polo museale ha chiesto di divulgare su Facebook, dietro pagamento, lo spot della mostra. L'inserzione richiesta "non rispetta le nostre normative pubblicitarie", ha risposto la societa' che gestisce il social media. "Non e' consentito - ha spiegato ancora la societa' di gestione di Fb - l'uso di immagini o video di nudo o scollature troppo profonde, anche se per fini artistici o educativi". Il comunicato del museo riporta anche una dichiarazione di Sgarbi. "La mostra - sottolinea il critico - presenta la seduzione attraverso una serie di immagini femminili che nella letteratura, negli episodi biblici, nella mitologia, nella storia e nella quotidianita', hanno saputo dominare con il potere delle intenzioni e grazie a una delicata bellezza. Nulla pertanto di poco lecito o da occultare alla visione dei piu' piccoli, poiche' si tratta di opere d'arte, che ci permettono di ammirare l'epoca Barocca e Rococo' in tutto il suo splendore". La mostra e' visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Furente per la decisione di Facebook il sindaco di Gualdo Tadino, Presciutti che in una nota sottolinea:
"La decisione del sociale network Facebook di oscurare lo spot della mostra evento Seduzione e Potere che con grande orgoglio la nostra città ospiterà fino al prossimo 3 dicembre presso la chiesa monumentale di S. Francesco è un atto di censura inaccettabile che non può essere tollerato. Paragonare capolavori assoluti dell’arte italiana che spaziano dal ‘500 al ‘700 molti dei quali per la prima volta esposti al pubblico, a cose se che non possono essere mostrate ad un pubblico che non ha ancora raggiunto la maggiore età è una dimostrazione di ignoranza assoluta ed una mancanza di rispetto nei confronti di una intera comunità. Sono profondamente indignato per quanto accaduto, tutto ciò non può passare in sordina, sarà mia cura informare puntualmente le istituzioni regionali e nazionali su quanto accaduto per chiedere l’immediato ripristino della possibilità di far godere anche in rete alcune pillole di un evento culturale di enorme rilievo nazionale ed internazionale che abbiamo costruito grazie al contributo di tanti privati e delle istituzioni, curato magistralmente dal Prof. Vittorio Sgarbi e da Antonio D’Amico. Anche in virtù di questo inaccettabile episodio intensificheremo il nostro rapporto con le scuole affinché anche e soprattutto i più giovani possano godere dello spettacolo di altissimo spessore artistico e culturale che fino al prossimo 3 dicembre potrà essere ammirato solo a Gualdo Tadino".
Gubbio/Gualdo Tadino
12/08/2017 16:38
Redazione