"Un quadro di un’autorità in piena salute, che ha saputo, negli ultimi tempi, rendersi via via più efficiente, riducendo le spese e ottimizzando le risorse a disposizione”. Tira le somme l’Assemblea di Auri, l’Autorità umbra per rifiuti e idrico, che nel corso della sua ultima riunione ha approvato il documento unico di programmazione 2022/2024. In arrivo un milione di euro di avanzo di amministrazione 2020 volto al finanziamento di progetti per la raccolta differenziata dei 92 comuni umbri. Nello specifico le misure dovranno riguardare politiche di prevenzione e di preparazione al riuso dei rifiuti, azioni volte alla promozione dell’uso delle casette dell’acqua per abbattere l'utlizzo della plastica. A quei comuni che risulteranno essere virtuosi nelle più elevate percentuali di raccolta differenziata verrà assegnato un bonus ulteriore di finanziamento come deliberato dal consiglio direttivo. Un segnale di attenzione, a detta del presidente Auri Antonino Ruggiano, per coloro che si impegnano nell’incremento della raccolta differenziata.
Su quest'ultimo aspetto, i dati regionali 2020 evidenziano una sostanziale costanza rispetto a quelli 2019: nel 2020 la percentuale di raccolta differenziata in Umbria è pari a 66,2% valore superiore alla soglia obiettivo del 65% posta dalla normativa nazionale, ma ancora distante dalla soglia obiettivo del 72,3% posta dalla pianificazione regionale. Per i 4 subambiti, l’incremento più significativo nel 2020 è stato quello del sub-ambito 1, che comprende i comuni dell'Alto Chiascio, dell'Alto Tevere, e che ha segnato +2,2 punti percentuali, fermandosi appena sotto la soglia dell'obiettivo del 65% per la raccolta differenziata. Non significativo l’incremento dell’area del sub-ambito 2 (in cui rientrano i comuni del perugino, del trasimeno e dell'assisano), che segna un +0,2%, e si ferma appena sotto il 69%, valore ampiamente superiore alla soglia obiettivo nazionale. Analogo l’incremento dell’area del subambito 3 con i comuni del folignate, dello spoletino e del nursino (+0,2%) che rimane molto distante dagli obiettivi, assestandosi al 55,6%. Il dato medio dell’area del sub-ambito 4 (con i comuni del ternano e dell'orvietano) subisce una flessione per il secondo anno consecutivo e scivola al di sotto della soglia obiettivo regionale che aveva invece superato nel biennio precedente. 17 sono i comuni che nel 2020 hanno superato la soglia obiettivo del 72,3% individuato dalla normativa regionale per l’anno 2018: Bastia, Todi, Bettona e Torgiano, Piegaro, Paciano e Valfabbrica. Ben 41 quelli che che non raggiungono il 65% di raccolta differenziata, 34 quelli che la oltrepassano. Tra i cinque comuni principali dell’area del sub-ambito 1, quello di Gubbio, che nel periodo 2° semestre 2017 – 1 semestre 2019 non aveva mostrato alcuna dinamica rimanendo fermo su valori inferiori al 54%, mostra un trend di crescita nel secondo semestre del 2019 fino a raggiungere il 67% nel quarto trimestre. Nel 2020 il trend non prosegue e l’indicatore mostra solo oscillazioni intorno a questo valore. La percentuale della raccolta differenziata di Gualdo Tadino, che nella prima parte del 2016 aveva mostrato un incremento molto forte da valori poco superiori a 50% a valori superiori a 65%, a partire dal 2017 presenta oscillazioni tra 65% e 69% senza ulteriori trend di crescita.
Perugia
02/08/2021 16:33
Redazione